Caprino Veronese: chiesto il giudizio immediato per il maresciallo dei carabinieri accusato di spaccio di droga. Il pubblico ministero Stefano Aresu ha richiesto la misura del giudizio immediato per Tullio Borini, maresciallo dei carabinieri in servizio a Caprino Veronese, e Faical El Farssani, un 40enne di origini marocchine. Entrambi sono accusati di traffico di sostanze stupefacenti dopo essere stati sorpresi nel mese di marzo con circa due chili di cocaina. L'indagine è scaturita da un'operazione antidroga condotta dai carabinieri di Verona Principale, che avevano osservato uno scambio tra i due uomini riguardante una borsa contenente la droga.
Secondo quanto emerso dalle indagini, la cocaina era stata sequestrata in precedenza e custodita nella cassaforte della caserma di Caprino in attesa di distruzione. Borini, unico ad avere accesso alla chiave della cassaforte, avrebbe sostituito la sostanza con gesso; nella sua abitazione sono stati rinvenuti sacchetti provenienti da laboratori analisi e una macchina per il sottovuoto utilizzati nel processo di scambio. La Procura ritiene che le prove siano così evidenti da rendere superflua l'udienza preliminare: se non saranno richiesti riti alternativi, il processo avrà luogo a ottobre davanti al giudice Pasquale Laganà. Attualmente, il maresciallo si trova nel carcere di Trento dopo aver rifiutato il trasferimento nel carcere militare di Santa Maria Capua Vetere.