La festa dell’olio del Garda a Cavaion, la città dell’olio, sede anche dell’associazione nazionale Donne dell’olio, è stata l’occasione per abbinare l’avvio della nuova annata con la visita al frantoio, al museo degli attrezzi ed alla piantagione con tutte le varietà di olio esistenti in Italia: tutte strutture della Fratelli Turri. Ma è stata anche l’occasione per coronare un sogno, che era una promessa insieme, di Carlo Turri, di realizzare un grande capitello dedicato ad un santo come Carlo Borromeo, immortalato dai «Promessi sposi» di Alessandro Manzoni . E il sogno, appunto, si è realizzato con l’inaugurazione del capitello dedicato al santo meneghino all’inizio di una giornata memorabile, con qualche migliaio di veronesi che hanno festeggiato il nuovo olio e un’annata che si prevede di grande qualità. «Sono scarse, infatti, le olive», come spiega Laura Tutti, «del bardolinese a causa della disastrosa grandinata di agosto, ma sono abbondanti e belle quelle della parte medio alta del lago da Torri a Brenzone e Malcesine, l’anno scorso in crisi per la mosca olearia. E attorno al nuovo olio si è fatta festa, ovviamente, all’insegna della gastronomia semplice della zona.
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Il grande capitello si trova nella tenuta dei fratelli Turri
San Carlo Borromeo veglia sul frantoio e sul nuovo olio
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