Il volume «Chiese dell’alto Garda bresciano. Vescovi, eremiti, monasteri, territorio tra tardoantico e romanico» è stato presentato l’altro pomeriggio a Salò. L’opera, frutto del lavoro di Gian Pietro Brogiolo, Monica Ibsen, Vincenzo Gheroldi, Annalisa Colecchia, era già stata messa in distribuzione l’autunno scorso a Tignale, in occasione della presentazione degli scavi avvenuti presso la chiesa di San Pietro a Gardola, chiesa che rientra tra quelle esaminate nel volume. Presenti, accanto al sindaco di Salò, Gianpiero Cipani, e al Presidente della Comunità Parco, Bruno Faustini, il Direttore Archeologico Isa Roffia e la Direttrice dei Musei Civici di Brescia, Renata Stradiotti. In sala anche i sindaci di Gardone Riviera, Alessandro Bazzani, e di Tignale, Manlio Bonincontri. Sono intervenuti lo stesso Brogiolo e l’attuale presidente dell’Associazione Storico Archeologica della Riviera (A.S.A.R.) Monica Ibsen, oltre all’ex presidente, Mirelia Scudellari. Nel commentare la pubblicazione, Isa Roffia ha messo l’accento sui recenti scavi portati a termine a Tignale ed ai ritrovamenti portati alla luce nella tomba medievale ancora dotata di corredo funebre. Il corredo stesso è in avanzata fase di restauro, presentando aspetti interessanti e non ipotizzati. Il materiale potrebbe tornare nella sua sede più naturale, purché si proceda ad ospitarlo idoneamente. Per la chiesa di San Pietro in Gardola, dunque, si profila un futuro come museo sul territorio. Un’analisi più tecnica del testo è stata illustrata da Renata Stradiotti mentre l’archeologo Gianpietro Brogiolo ha illustrato l’attività dell’Asar che, decollata a livello volontaristico, è andata via via specializzandosi al punto che gli scavi più recenti (quelli di Tignale, appunto) sono avvenuti con la partecipazione di studenti universitari e con il sostegno dell’Amministrazione comunale. L’occasione è stata propizia per anticipare altre opere che verranno intraprese la prossima estate a Limone e Tremosine. Dice Brogiolo: «Il volume ospita saggi che offrono una prima sintesi su alcuni aspetti toccati dalla ricerca: le chiese in relazione alle trasformazioni dell’insediamento tra età romana e alto Medioevo, i rapporti tra chiese, insediamenti, aristocrazie tra X e XIII secolo, le produzioni e le tecniche pittoriche. Si tratta di alcune linee di approfondimento per una storia dell’alto Garda. Per ora ci siamo concentrati sulle fasi più antiche e, per quanto concerne le chiese, questo volume si conclude con il romanico, anche se sarebbe utile trovare forze disponibili per proseguirne lo studio fino al XVIII secolo, perché le forme degli abitati e del paesaggio hanno assunto le forme attuali solo in età moderna».
!
Per S.Pietro in Gardola un futuro da museo con i reperti medievali. In estate nuovi scavi a Limone e Tremosine
Le chiese dell’Alto Garda
Dello stesso argomento

Faccincani: Luci e Colori del Lago nell'Anima di un Maestro, a Salò dal 27 giugno
03:49

Festival Tener-a-mente: La 14ª Edizione l'eccellenza internazionale all'Anfiteatro del Vittoriale
03:40

Eventi Manerba 2025: un'estate tra jazz, cinema drive-in e tradizioni locali
02:40

La 1000 Miglia Torna a Manerba: Spettacolo e Motori d'Epoca sul Garda
01:25