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A Vinitaly 2011 battesimo per la nuova Doc Valtènesi

E’ l’area Doc affac­cia­ta sul­la spon­da bres­ciana del . Ma tut­ti lo conoscono come Gar­da Clas­si­co, o più pre­cisa­mente la Valtè­ne­si: un ter­ri­to­rio dove la colti­vazione del­la vite van­ta orig­i­ni antichissime, che affon­dano addirit­tura in epoca pre-romana, e che oggi migli­a­ia di viag­gia­tori ed eno­tur­isti di tut­to il mon­do scel­go­no come meta delle pro­prie vacanze.  Ora, Valtè­ne­si diven­ta anche sinon­i­mo di una nuo­va Doc, la 23esima del panora­ma vitivini­co­lo lom­bar­do: nei giorni scor­si infat­ti il Comi­ta­to Nazionale Vini ha approva­to l’is­ti­tuzione di ques­ta nuo­va Denom­i­nazione, volu­ta ed approva­ta dai soci del Con­sorzio con l’ob­bi­et­ti­vo di sin­te­tiz­zare in un’u­ni­ca denom­i­nazione le diverse sfac­cettature di un ter­roir uni­co per carat­ter­is­tiche pedo­logiche e cli­matiche. Siamo nel pun­to più a nord del mon­do dove crescono gli agru­mi, l’uli­vo, i cap­peri; in un’area dove già 200 anni pri­ma del­la scop­er­ta del­l’Amer­i­ca si colti­va­va il : un vit­ig­no che il vicepres­i­dente del Gar­da Clas­si­co, , enol­o­go del­l’an­no 2004 e 2008 e uomo sim­bo­lo del ital­iano, ha recen­te­mente parag­o­na­to per le sue doti di ele­gan­za e finez­za ad un maglione di cachemire: “Tiene cal­do e non pesa”. E pro­prio l’au­toctono del­la riv­iera sarà il pro­tag­o­nista indis­cus­so di una Doc dec­li­na­ta in due tipolo­gie: il Valtè­ne­si, rosso nel cui dis­ci­pli­nare il Grop­pel­lo è l’u­ni­co vit­ig­no cita­to con l’ob­bi­et­ti­vo di arrivare ad una pre­sen­za min­i­ma nel­l’u­vag­gio del 70%, ed il Valtè­ne­si , che pun­ta a col­le­gare indis­sol­u­bil­mente al ter­ri­to­rio una delle sue “esclu­sive enoiche”. Il Chiaret­to è infat­ti uno dei raris­si­mi vini rosati di grande tradizione: la sua metodolo­gia di pro­duzione “ad alza­ta di cap­pel­lo” è sta­ta cod­i­fi­ca­ta oltre un sec­o­lo fa dal sen­a­tore veneziano Pom­peo Mol­men­ti che ha di fat­to rego­la­men­ta­to una “sapien­za” dif­fusa sul ter­ri­to­rio da epoche ben più antiche. Ed anche nel Chiaret­to il vit­ig­no di parten­za è il Grop­pel­lo, uni­co denom­i­na­tore comune di un’area che quest’an­no si ripresen­ta a (Pala­ex­po, area C7/D8) tenen­do uffi­cial­mente a bat­tes­i­mo ques­ta nuo­va Denom­i­nazione i cui frut­ti si potran­no degustare a par­tire dal 2012. “Da qui parte la riqual­i­fi­cazione di un grande ter­ri­to­rio: dalle carat­ter­is­tiche di tipic­ità, unic­ità e qual­ità dei suoi vini – affer­ma il pres­i­dente del Gar­da Clas­si­co , ricor­dan­do che la nuo­va Doc ver­rà uffi­cial­mente pre­sen­ta­ta allo stand Gar­da Clas­si­co con una con­feren­za stam­pa in pro­gram­ma la mat­ti­na di giovedì 7 alle 11. Altra pre­sen­tazione in pro­gram­ma, nel­la mat­ti­na­ta di ven­erdì 8 sem­pre alle 11, è quel­la di Italia in Rosa, la rasseg­na nazionale dei rosati di Moni­ga del Gar­da che quest’an­no giunge alla sua quar­ta edi­zione ed è in pro­gram­ma il 4 e 5 giug­no. Infine, sem­pre ven­erdì ma alle 19, i Rossi del­la Valtè­ne­si e il Chiaret­to saran­no pro­tag­o­nisti del­l’even­to di degus­tazione “Fuori Vini­taly, den­tro il Valtè­ne­si”, in pro­gram­ma all’ex-chiesa di San Sil­ve­stro, fil­iale di Cas­sa Pad­a­ba Bcc, in piaz­za Ardi­ti 4 aVerona. Appun­ta­men­to quin­di a Vini­taly, nel­lo stand Gar­da Clas­si­co, per brindare alla nasci­ta del Valtè­ne­si.

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