Il grand hotel terme di Sirmione è stato l’elegante cornice al convegno-seminario «Prossimità e legalità: dalla polizia tra la gente al poliziotto di quartiere», organizzato dal Centro studi sulla sicurezza pubblica, il cui presidente è il bresciano Maurizio Marinelli. Tanti gli ospiti illustri, alcuni semplicemente portando il proprio saluto, altri con approfondite relazioni: Alberto Cavalli, presidente della Provincia, il prefetto Maria Teresa Cortellessa Dell’Orco, Francesco Colucci, direttore polizia di stato Lombardia ed Emilia Romagna, il questore di Brescia Gaetano Chiusolo, Sebastiano Di Luciano, segretario generale Uilps, Maurizio Fiasco, docente presso l’Istituto superiore di Polizia, Luigi Rossi, vicecapo polizia e già sottosegretario del ministero degli Interni, Luigi Savina, questore di Terni, i rappresentanti dell’amministrazione comunale sirmionese, tra cui l’assessore Massimo Padovan e il consigliere Luca Azzoni. Tanti anche gli ospiti, seduti in una sala gremita di persone in divisa e non, le cui sedie sembravano non bastare più. Gli interventi qualificati e centrati sull’argomento si sono susseguiti secondo il programma, uniti dall’accorta regia di Maurizio Marinelli e dalla volontà di evidenziare gli sforzi fatti da tutti e a tutti i livelli per avvicinare la polizia alla gente. Una figura, quella del poliziotto di quartiere, vista con favore nelle grandi città, ma anche nei piccoli centri perla sensazione di sicurezza che trasmette. Durante il convegno, tra i momenti più toccanti, vi è stata la presenza delle signore Maria Teresa, Antonella e Deborah, rispettivamente mamma e vedove dei poliziotti Massimiliano e Davide Turazza, della vedova e dei genitori di Giuseppe Cimarrusti, morti in servizio. Sicurezza importante sia in termini oggettivi che nella sua percezione e titolo di un libro presentato durante il convegno, scritto da Sandro Maria Giurlani, Maurizio Marinelli, Roberto Razzano che ha nel poliziotto di quartiere la sua più percepibile novità. Madrina del libro è stata la signora Maria Rosaria Parisi, vedova dell’ex capo della Polizia. Il poliziotto di quartiere è un agente molto particolare che deve coniugare affabilità, professionalità e paziente capacità di ascolto. Il cittadino, laddove le risorse consentono di realizzare tale progetto, vede nel poliziotto di quartiere una concreta presenza delle istituzioni. Durante il convegno è stato presentato anche un altro libro, scritto da Marinelli e Antonella Gaggiotti, «Il vademecum del poliziotto», dettagliata analisi sulla difficile ed affascinante professione del poliziotto.