domenica, Gennaio 26, 2025
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Verrà presentato prossimamente a Toscolano Maderno il volume dedicato a “Andrea celesti, un pittore sul lago di Garda” edito dalla T.P. edizioni di San Felice del Benaco

Andrea Clesti: un pittore sul lago di Garda

Verrà presentato prossimamente a Toscolano Maderno il volume dedicato a “Andrea celesti, un pittore sul lago di Garda” edito dalla T.P. edizioni di San Felice del Benaco con la collaborazione della Soprintendenza per i beni Artistici e Storici di Mantova, Brescia e Cremona. I testi sono stati curati da Isabella Marelli con l’introduzione di Giuliana Algeri. Un volume particolarmente interessante che segue, in una sorta di collana, le pubblicazioni edite in passato in tre singoli volumi riguardanti altrettanti artisti famosi, del passato, che hanno lasciato un’impronta indelebile nella cultura pittorica, soprattutto religiosa, nelle zone del lago di Garda e limitrofi. Nel 1994 il volume riguardava Zenone veronese edito dal Lions Club di Desenzano; nel 1997 fu la volta di Giovanni Andrea Bertanza a cui segue l’attuale del Celesti. La stessa casa editrice, diretta da Emanale Tonoli, esperto fotografo d’arte, editò, nel 1997 e sempre per il “Lions Club Desenzano del Garda e della Riviera”, l’interessatissimo volume “Ville Romane sul Garda”. L’attuale volume “che rappresenta – scrivono nella presentazione “il gruppo di amici del pittore Celesti” – la felice conclusione di un non semplice disegno nato nel 1989 e concordato con la Soprintendenza per i Beni Storici delle tre province, che ha permesso di dare alle stampe, nel corso degli anni questi volumi”. Quasi un addio a simili iniziative che hanno saputo catalogare e valorizzare l’operato di alcuni astisti con grande presenza nelle nostre località. “Si è trattato di una tricologia – afferma Emanale Tonoli – costituita da tre studi monografici di pittori non sufficientemente conosciuti e, particolarmente i primi due, quasi ignorati dalla critica, le cui opere invece meritano attenzione, catalogazione e approfondimenti critici, sia per restituire ai loro autori la nobiltà che meritano, sia per stimolare ulteriori indagini su artisti non ancora esaurientemente compresi e studiati”. Nel volume è stata raccolta gran parte della produzione artistica, almeno 150 opere, sparsa in diverse chiese bresciane e in parte in terra veneziana, ma anche all’estero, di questo pittore veneziano di nascita (1637) ma bresciano, meglio gardesano, di adozione visto che nel 1687 si trasferì a Toscolano dove l’8 gennaio del 1688 si unì in matrimonio alla veneziana Martina Davagni. A quanto pare la sua prima opera in terra gardesana venne datata 1688 e compare su una delle tele situata nel presbiterio della chiesa di Toscolano. Celesti mori con ogni probabilità a Toscolano dopo il 1712 “sebbene – scrive Giuliana Algeri – manchino indicazioni più precise sul luogo e sulla data della sua morte”.

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