martedì, Maggio 7, 2024
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Oggi carabinieri e vigili chiuderanno 100 garage. Protesta con il Comune: «Più urgenti i problemi d'igiene Ci opporremo alle rimozioni»

Sgombero, no dei residenti

Sale visibilmente la tensione nel quartiere dei 5 Continenti di Castiglione, dove questa mattina alle 8.30 carabinieri e polizia municipale chiuderanno su ordinanza del sindaco i 100 garages interrati non a norma. Molti residenti ieri hanno protestato ritenendo il provvedimento secondario rispetto alle reali esigenze della zona, abitata da un gran numero d’extracomunitari e con evidenti problemi di carattere igienico e di degrado. I garages, costruiti alla fine degli anni 60, secondo una relazione dei vigili del Fuoco mancano d’impianto elettrico adeguato, sono insufficientemente aerati, mentre anche la «consistenza strutturale» è da verificare. Per questo oggi verranno poste due sbarre per impedire l’accesso e consentire un possibile ripristino.La tensione potrebbe accentuarsi questa mattina per la preannunciata indisponibilità di molti residenti a spostare automezzi e masserizie. «Ma dove la mettiamo la macchina» dice ad esempio Benamino Milani. «Io un altro posto non ce l’ho e come me la maggior parte dei residenti. Se si è giunti a questo punto di degrado è anche perché nessuno si è mosso prima, nemmeno l’amministratrice». I 100 garage interrati sono a servizio delle 11 palazzine dove abitano circa 500 persone, mentre altri 70 posti macchina coperti rimarranno per ora aperti. Nel lungo tunnel ora manca la luce, mentre alcuni box sono stati usati come residenza provvisoria da diversi extracomunitari. «Ma la situazione peggiore non è certo quella dei garage» aggiunge Maurizia Prandi, anche lei residente. «In molti scantinai del condominio Inghilterra le fogne aperte passano nei corridoi, mentre ci sono topi e scarafaggi. Perché qui non interviene l’Asl o il Comune?».In effetti, basta un breve giro per rendersi conto dei gravi problemi di degrado abitativo. Si vive in quattro o più in appartamenti di 20 metri quadri, senza riscaldamento e vetri alle finestre. Impossibile censire i residenti che spesso trovano alloggio per alcuni mesi e quindi passano il posto letto ad altri extracomunitari. «I lavandini non funzionano» dice ad esempio Krimou Bouchaib, marocchino con una figlia di 5 mesi. «Le luci del corridoio neanche». Molti, come Mohammed Taldani, hanno cercato altri alloggi. «Ma le agenzie non ce li danno perché siamo del Marocco» dice. «Qui paghiamo 200 mila lire al mese per stare in una topaia, come farò a sposarmi e chiamare mia moglie qui dove viviamo in quattro?». Non migliore la situazione all’aperto dove le fogne tracimano in strada da novembre senza che nessuno ci metta mano. «Il Comune?» conclude amara la Prandi «si ricorda di noi per le elezioni».

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