In collaborazione con il Liceo “E. Fermi” di Salò, che celebra il suo 50° Anniversario, e la Comunità del Garda, segreteria organizzativa, Nino Dolfo (Corriere della Sera, Brescia) animerà per studenti e i graditi ospiti che vorranno intervenire un’interessante conversazione sul “Il Garda e il cinema”.
L’appuntamento è fissato nella sede del Liceo “E. Fermi” per sabato 17 ottobre prossimo, alle ore 10:00. L’entrata è libera, sino ad esaurimento posti.
Semplice quinta scenografica o paesaggio dell’anima? Lo spazio è protagonista del racconto e interloquisce con i personaggi, restituendo temperature emotive individuali e memorie collettive. Possiamo dire che il Garda è un luogo del cinema, un set a cielo aperto che ha contribuito alla costruzione di un immaginario e magari può diventare meta di movie tourism? Attorno al lago, o nell’immediato entroterra, il grande circo del cinema (intellettuali e scribi, attori, registi e maestranze, ciak…) hanno lasciato il segno di una presenza visibile o fuori testo: da D’Annunzio sceneggiatore a Luigi Comencini, nativo salodiano; da Visconti (“Senso”) a Olmi (“Un certo giorno”), da Gianni Serra a Franco Piavoli a Silvano Agosti, senza dimenticare la “Claretta” di Pasquale Squitieri, la grande fiction Rai di Alberto Negrin (“Io e il Duce”), l’avventura pionieristica, sia creativa che imprenditoriale, di Angio Zane che, oltre a giare i noti caroselli, ebbe il merito di progettare e realizzare un cinema per ragazzi. Una storia di passaggi furtivi, di occasioni mancate e di oblio, ma anche di risorse umane e del territorio. Che non è mai stata completamente scritta e che forse ha una chance di futuro.