giovedì, Maggio 2, 2024
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Promossi a pieni voti il paese, il percorso, la logistica e le strutture proposti all’Unione ciclistica internazionale per le corse iridate del 2004

Bardolino lancia lo sprint mondiale

Promosso a pieni voti. Il paese, la logistica, le strutture e il percorso proposto da Bardolino per i Mondiali di ciclismo del 2004 hanno entusiasmato il vicepresidente dell’Unione ciclistica internazionale (Uci) Agostino Omini e Dominique Raymond, segretario generale e coordinatore dei Mondiali. I due dopo aver preso atto dell’impegno economico siglato lunedì sera da Teofilo Sanson nella suggestiva Loggia Rambaldi (presenti i massimi esponenti politici ed economici di Verona), hanno trascorso l’intera mattinata di martedì a visionare il centro lacustre. Omini e Raymond, accompagnati da Battista Cailotto e Raffello Carlesso consulenti tecnici per il comitato organizzatore veronese, e dal sindaco Armando Ferrari con l’assessore Aristide Avanzini, hanno ammirato e constatato l’efficienza della candidatura. «Se Bardolino voleva far colpo c’è riuscito a pieni voti» afferma con soddisfazione Cailotto. Oltre alla qualità del percorso proposto e alle valide soluzioni offerte per la logistica a impressionare in modo particolare i delegati dell’Uci è stato la zona d’arrivo delle cinque tappe a cronometro. «Madame Dominique non ha avuto parole nell’ammirare la chiesa di San Severo dislocata proprio a ridosso del traguardo. Un elemento architettonico che valorizza da solo qualsiasi immagine televisiva. Se poi viene abbinata ad un evento mondiale come i Campionati di ciclismo è facile intuire il peso specifico che tutto il filmato viene ad assumere». A parte l’estetica e i panorami che accompagnano tutto il circuito, che parte da Bardolino e si snoda nell’entroterra, il paese lacustre ha calato altre carte vincenti. Innanzitutto villa Carrara Bottagisio. Sede prestigiosa e ideale da adibire a sala stampa, pronta ad accogliere centinaia di giornalisti provenienti da tutto il mondo. «Tra l’altro facilmente raggiungibile con i mezzi dal lungolago Preite» commenta Cailotto che insieme ai delegati Uci ha individuato nella Bocciofila, struttura appena fuori dal paese, il luogo ideale per allestire la segreteria addetta a rilasciare pass e accrediti. Nell’area antistante villa Serena verrebbero invece alloggiat i mezzi televisivi mentre di fronte ai giardini pubblici sorgerebbe lo spazio per il villaggio dei Vip e per le tribune. La partenza di tutte e cinque le gare a cronometro avverrebbe invece sempre dal lungolago Lenotti. Novità assoluta poi rispetto a percorsi e luoghi già altre volte visionati dai delegati Uci (in gennaio era stato in riva al Garda anche Charlie Mottet) l’intenzione di trasformare l’hotel Gritti a sede centrale dei Mondiali di Verona e Bardolino. «Abbiamo visitato e parlato con i proprietari della stupenda struttura a ridosso dal lago. Non c’è dubbio: è il luogo ideale per allestire il quartiere generale. Sarebbe un gran colpo per Bardolino perché per più di dieci giorni gli occhi di tutto il mondo sarebbero indirizzati su questo paese. Adesso aspettiamo la proposta economica dei privati», conclude Cailotto. Ora perché il sogno di avere i Mondiali diventi realtà non rimane che incrociare le dita. La candidatura del centro gardesano in accoppiata con Verona deve battere la concorrenza dell’Irlanda, dove non sono mai state disputate le gare iridate, Germania, Spagna e centri italiani come Cuneo, Imola e Caneva. La scelta finale, attesa per l’8 ottobre in concomitanza con i Mondiali di Lisbona, spetta ovviamente all’Unione ciclistica internazionale e al suo presidente Hein Verbruggen che non ha mai nascosto l’entusiasmo di fronte alla bellezza del percorso e al livello organizzativo mostrato da Verona durante le competizioni iridate del 1999.

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