domenica, Gennaio 26, 2025
HomeAttualitàBocciata con polemichel’inchiesta sul porto
Salta per un solo voto l’indagine sull’istanza di concessione da parte di privati per l’attracco turistico

Bocciata con polemichel’inchiesta sul porto

Bocciata. Per un voto (nove a otto) è stata respinta in Consiglio comunale la richiesta degli otto rappresentanti del «Gruppo Misto» e di «Vince la Gente» d’istituire una commissione d’inchiesta sul comportamento tenuto dal sindaco Pietro Meschi e dall’assessore al demanio, Giovanni Pozzani, in merito all’istanza di concessione demaniale presentata dal Garda Navigando, nel giugno del 2006, per la realizzazione e gestione di un porto turistico. Società controllata di Italia Navigando spa, a sua volta facente parte del Gruppo Sviluppo Italia, che tramite un comunicato stampa, pubblicato sulla stampa, «si riserva ogni azione a tutela dei propri diritti ed interessi».La maggioranza consiliare ha fatto quadrato respingendo anche l’emendamento proposto da Lauro Sabaini, capogruppo di «Vince la Gente», nel corso della scoppiettante seduta, davanti al pubblico delle grandi occasioni, con in prima fila anche buona parte dello stato maggiore del locale coordinamento di Forza Italia. Nel tentativo di superare il muro contro muro il consigliere di minoranza ha proposto di cambiare veste alle parole (non più commissione d’inchiesta ma studio) attenuando di fatto l’oggetto della richiesta che ha provocato invece la risentita risposta del primo cittadino.«Nessuno prima d’oggi, nemmeno nei tempi peggiori della vita amministrativa bardolinese, si era mai azzardato a chiedere al Consiglio comunale la costituzione di una commissione d’inchiesta, che getta fango sull’assessore Pozzani e sul sottoscritto. È una cosa indegna e pretestuosa per cui mi sento offeso», ha sostenuto con vigore Meschi pronto, in apertura, a sottolineare la sua grande serenità in merito alla vicenda e a invitare consiglieri e cittadini a consultare dal segretario comunale il fascicolo con l’incartamento relativo alla corrispondenza tra il Comune e Garda Navigando.«Non era nostra intenzione offendere nessuno e l’unico nostro scopo è quello di fare chiarezza a capire come sono andate le cose», ha replicato Loris Lonardi, leader del «Gruppo misto». «Sfido chiunque a dare una interpretazione diversa e più tenue alle parole riportate in oggetto alla richiesta di commissione», ha ripreso l’assessore Pozzani, il qualee ha voluto precisare la sua posizione in merito al porto: «Sono pienamente convinto della necessità di fornire il nostro territorio di una marina». «Qui non entriamo nel merito se sia giusta o meno la costruzione del nuovo porto», ha sostenuto Giuliano Rizzi, rivendicando le funzioni di controllo dei consiglieri comunali.«L’oggetto della nostra richiesta parte dalle dichiarazioni dell’amministratore delegato di Garda Navigando e dell’istanza di concessione demaniale mai emersa in questi ultimi tempi nonostante siano state più di una le occasioni pubbliche e di Consiglio con al centro della discussione la nuova marina. Rigetto l’accusa della cultura del sospetto che non ci appartiene ma rimane il fatto che nella cartella del Consiglio comunale non c’è traccia della documentazione intercorsa tra Garda Navigando e il Comune, che mi risulta consti di dodici lettere», ha concluso l’ex rappresentante di maggioranza Giuliano Rizzi.«Evidentemente parliamo due lingue diverse», ha controbattuto il sindaco, lamentando le troppe chiacchiere in giro per i bar. «Ripeto non c’era alcun bisogno di richiedere una commissione d’inchiesta. Se poi gli atti richiesti non erano nella cartella bastava chiedermeli». Sulla stessa lunghezza d’onda anche il vicesindaco Adelino Avanzini mentre Valter Rizzi di «Vince la Gente» ha sottolineato come si sia creato un problema che non c’era. «Questa è una sconfitta per tutti. Siamo un piccolo paese, ci conosciamo tutti: bastava la volontà di affrontare il problema». Solidarietà al sindaco è stata espressa dal capogruppo di maggioranza Damiano Chiesa che si è rammaricato, nonostante i tentativi dei capigruppo, per la mancata intesa tra le parti.Il Consiglio comunale, dopo aver rigettato la richiesta della commissione d’inchiesta (al voto hanno partecipato anche il sindaco e l’assessore Pozzani), è stato quindi rinviato a causa dell’indispozione febbrile dell’assessore al sociale, Ermanno Azzolini. A maggioranza (9 a 8) è stato deliberato di rimandarlo a una data da destinarsi.

Nessun Tag Trovato
Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

In Evidenza

Dello stesso argomento

Ultime notizie

Ultimi Video