venerdì, Aprile 19, 2024
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Il primo aprile riaprirà la stazione estiva che verrà rinforzata da tre militari-interpreti. Conferita la cittadinanza onoraria al maresciallo Battaglia e al maggiore Petriello

Carabinieri pronti a parlare in tedesco Sì al progetto per la nuova ca

Per la prima volta dal dopo guerra Lazise ha conferito la cittadinanza onoraria a persone benemerite. Ed a riceverla, con il consenso unanime di tutto il consiglio comunale, sono stati proprio due uomini della «Benemerita», due rappresentanti dell’Arma dei carabinieri: il maggiore Ernesto Petriello, comandante della compagnia di Peschiera del Garda e il comandante della stazione temporanea di Lazise, il maresciallo capo Gian Luca Battaglia. Di fronte al consiglio comunale al completo e a un folto pubblico, il sindaco Luca Sebastiano ha presentato le motivazioni per le quali l’Amministrazione ha voluto dare corso alla deliberazione consigliare per la cittadinanza onoraria ai due militari dell’Arma. Nella sostanza è il riconoscimento della amministrazione civica e della intera cittadinanza per l’impegno profuso da tutti gli uomini dell’Arma per l’attività di salvaguardia della incolumità dei cittadini, dei turisti, del patrimonio, delle strutture pubbliche e private, identificandone la riconoscenza della città verso i responsabili delle strutture territoriali di Lazise e di Peschiera. Hanno aderito alla proposta del sindaco anche le minoranze presenti in consiglio plaudendo alla iniziativa del primo cittadino con un intervento a sostegno della proposta da parte del consigliere Giacomino Scienza. E proprio per sostenere i carabinieri a Lazise, le funzioni importanti della caserma nel territorio, recentemente la commissione edilizia comunale ha approvato un progetto di massima per la realizzazione di una caserma polifunzionale da destinare ai carabinieri nella zona di località Casara, in fregio alla provinciale Verona-Lago, sulla sinistra della stessa arteria per chi proviene da Verona, a pochissimi metri dalla nuova rotonda che immette sulla statale Gardesana orientale. Intanto, il primo aprile prossimo, verrà riaperta la caserma temporanea alle scuole elementari di viale Roma, vicino al campeggio comunale. La stazione resterà aperta fino a tutto ottobre prossimo. A comandarla sarà un sottufficiale, coadiuvato da un altro pari grado, con sei uomini di supporto. A partire dal mese di giugno si aggiungeranno agli otto uomini presenti, altri tre carabinieri, provenienti dalla provincia di Bolzano, di madrelingua tedesca, quali interpreti, in appoggio alle attività dell’Arma verso gli stranieri. Va considerato che nel periodo estivo la cittadina lacustre passa dai seimila residenti ai circa 50 mila turisti. Un impegno importante e defatigante per l’ordine pubblico e per la tutela del territorio, gestito dai carabinieri in stretta collaborazione con i vigili urbani e con le altre Armi presenti a Bardolino. (s.b.) Saranno 11, di cui tre di madrelingua tedesca, i carabinieri che da giugno sorveglieranno un territorio che arriva ad ospitare fino a 50 mila turisti nel pieno della stagione. Un compito decisamente impegnativo e che ha sempre portato a buoni risultati per la sicurezza dei cittadini e degli stranieri. In attesa di quella nuova, la caserma è ospitata alle ex elementari di viale Roma. Legnago. Si è fatto fare da un artigiano del legno il trono su misura, la sua misura, ovvero 130 chili di bontà e passione per l’unico giorno dell’anno «pieno di magia», come definisce il Natale Massimo Rettondini, il pizzaiolo quarantaduenne di Porto convinto di essere Babbo Natale. E non c’è, probabilmente, cosa migliore che credere in questo personaggio, ma crederci davvero, sapendo tutto di lui, da dove è venuto, cosa ha fatto nella vita e come mai sia diventato colui che, come indica la tradizione pagana entrata di peso in quella cristiana, distribuisce doni ai bambini. Massimo Rettondini è super informato su Babbo Nalate e ci crede al punto che persino quando, lo scorso anno, un bambino un po’ impertinente e curioso gli ha sfilato il barbone bianco lui non si è perso d’animo e gli ha risposto: «Anche se vedi me sotto questo vestito, ricordati che dal momento che io l’indosso è come se fossi il santo, San Nicola». San Nicola che nei Paesi anglosassoni è diventato Santa Claus e quindi Babbo Natale. Anche quest’anno il pizzaiolo sarà, vestito di tutto punto con l’abito in panno rosso «originale» di Babbo Natale che si è fatto realizzare lo scorso anno, in via Frattini, domenica, e lì siederà sul suo maxi-trono davanti al quale spera si raggruppino sciami di bambini per la tradizionale questua di doni. «La mia più grande gioia? Sentire i bambini che dicono “ecco Babbo Natale”. Sa, sono papà anch’io…». Aggiudicarsi Babbo Natale Massimo dunque è una fortuna, perché lui si diverte come un matto a interpretare il vecchietto in rosso: in questi giorni passerà dalle scuole materne di San Vito per far festa con i bambini della frazione. Domenica sarà a Legnago dalle 15, vicino all’abete addobbato verso Porta Ferrara. Via Frattini tutta sarà una lunga festa: per il secondo anno consecutivo i commercianti e gli operatori della zona hanno deciso di darsi da fare per preparare una festa con i fiocchi. Oltre a vedere Babbo Natale sarà possibile assaggiare i prodotti delle botteghe specializzate in gastronomia che si aprono sulla via e musica natalizia e popolare. Infine torniamo a Massimo: per chi non lo ricordasse il signor Rettondini è stato il vincitore, e non la prima volta, della gara del risotto che si è tenuta ad Isola della Scala quest’anno: «Sono riuscito a mangiare poca cosa», dice ridendo, «tre chili e 100 grammi di risotto».

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