mercoledì, Giugno 7, 2023
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Casinò di Arco: completato il restauro della veranda

Sono ter­mi­nati in questi giorni i lavori di com­ple­ta­men­to del restau­ro del­la veran­da del Cas­inò munic­i­pale, effet­tua­to in parte alcu­ni anni fa. L’in­ter­ven­to, che com­prende anche il restau­ro del gaze­bo noto come «padiglione del­la musi­ca», ha una doppia valen­za: il recu­pero fun­zionale del­la strut­tura, spe­cial­mente in rifer­i­men­to a prob­le­mi di infil­trazioni d’ac­qua dal tet­to, e il ripristi­no del carat­tere stori­co e architet­ton­i­co orig­i­nario, da tem­po non più vis­i­bile. Nel­la tar­da mat­ti­na di giovedì 7 dicem­bre il sin­da­co Alessan­dro Bet­ta e l’asses­sore alla cul­tura Ste­fano Miori han­no invi­ta­to il Con­siglio comu­nale a una breve cer­i­mo­nia di ricon­seg­na alla cit­tà del pres­ti­gioso immo­bile.

Sono inter­venu­ti il geom. Pao­lo Pedrot­ti del­l’Area tec­ni­ca comu­nale, autore del prog­et­to esec­u­ti­vo; l’ing. Gia­co­mo Zan­ot­ti, con­sulente per la parte strut­turale; per la dit­ta Bronzi­ni Luca & C. (che ha esgui­to i lavori) Nico­la Pross­er; e per Amsa (azien­da munic­i­pale svilup­po Arco) Rober­to Mar­che­t­ti­ni. Con loro, una rap­p­re­sen­tan­za del Con­siglio comu­nale con il pres­i­dente Flavio Tam­buri­ni.

«Si chi­ude un tas­sel­lo impor­tante del­la riqual­i­fi­cazione del Cas­inò munic­i­pale – ha det­to il sin­da­co Alessan­dro Bet­ta – che ora attende solo il com­ple­ta­men­to dei lavori di adat­ta­men­to per ospitare la scuo­la musi­cale, che avver­rà a breve. L’in­ter­ven­to ha incon­tra­to diverse dif­fi­coltà, in par­ti­co­lare dal pun­to di vista strut­turale e nel rap­por­to che si è dovu­to portare avan­ti con un’at­tigua attiv­ità alberghiera, così da evitare di creare intral­ci al loro lavoro, il che ha causato un pic­co­lo ritar­do, ma ora questo bel­lis­si­mo edi­fi­cio pub­bli­co tor­na pien­amente nel­la disponi­bil­ità di tut­ti. Alla base di ques­ta rinasci­ta c’è un ragion­a­men­to com­p­lessi­vo sul­l’u­ti­liz­zo del Cas­inò, del quale fa parte anche l’idea di trasferire il Con­siglio comu­nale a Palaz­zo dei Pan­ni, cosa che richiederà però altre val­u­tazioni pri­ma di essere, even­tual­mente, decisa. È restau­ra­to e disponi­bile anche il bel­lis­si­mo gaze­bo, che sarà uti­liz­za­to anche per i mat­ri­moni. Ed è sta­to restau­ra­ta anche la stazione mete­o­ro­log­i­ca, ques­ta gra­zie all’inizia­ti­va mer­i­to­ria di un concit­tadi­no, che se ne è occu­pa­to in pri­ma per­sona e gra­tuita­mente. Un gesto di amore per la pro­pria cit­tà che gli fa onore».

Il cos­to del restau­ro è sta­to di cir­ca 200 mila euro, dei quali 170 mila a cari­co del­la Provin­cia. Il com­ple­ta­men­to del recu­pero e del­la riqual­i­fi­cazione del­la veran­da del Cas­inò era un inter­ven­to atte­so, in par­ti­co­lare per quel­lo che riguar­da le strut­ture di sosteg­no del­la cop­er­tu­ra in ghisa e il tavola­to a cas­set­tone di chiusura del sot­totet­to, strut­ture oggi non vis­i­bili per­ché cop­erte da un assi­to in leg­no aggiun­to negli anni Ses­san­ta. L’in­ter­ven­to ha provve­du­to al con­sol­i­da­men­to sta­ti­co e al restau­ro del­l’in­tera strut­tura por­tante, ovvero delle colonne e delle tra­va­ture, e dei decori e delle par­ti in fer­ro e ghisa che ornano la strut­tura del­la cop­er­tu­ra, lavori del­i­cati sot­to­posti alla super­vi­sione del­la Soprint­en­den­za per i Beni architet­toni­ci. Il con­sol­i­da­men­to del­la strut­tura metal­li­ca, in par­ti­co­lare, ha com­por­ta­to la sos­ti­tuzione del­la tra­vatu­ra perime­trale, in più pun­ti grave­mente dan­neg­gia­ta, men­tre le colonne e le par­ti orna­men­tali di ghisa e di fer­ro sono state sab­bi­ate e restau­rate.

Per quan­to riguar­da la cop­er­tu­ra, il vec­chio per­li­na­to era trop­po dan­neg­gia­to dalle infil­trazioni per essere recu­per­a­to, per cui è sta­to ricostru­ito, ripro­po­nen­done l’aspet­to orig­i­nario, con in più una nuo­va guaina imper­me­abi­liz­zante e con un man­to di cop­er­tu­ra in lat­tone­r­ia. Le las­tre di vetro reti­na­to che cos­ti­tu­is­cono parte del­la cop­er­tu­ra son ostate sos­ti­tu­ite con nuove di tipo strat­i­fi­ca­to con pel­li­co­la, in con­for­mità alla nor­ma­ti­va sul­la sicurez­za (in caso di rot­tura impedis­cono la cadu­ta di fram­men­ti). A com­pletare l’in­ter­ven­to, il ripristi­no del sis­tema di gronde per lo smal­ti­men­to delle acque mete­oriche, il rifaci­men­to degli intonaci dan­neg­giati e la tin­teggiatu­ra delle mura­ture.

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