«C’è un disperso nel lago». Ma era un falso allarme

Tecnicamente è un falso allarme, diciamo pure un «allenamento» fuori programma per il dispositivo di emergenza. Ieri sul lago di Garda, le forze dell’ordine hanno dovuto mobilitare ben sei motovedette e un elicottero per cercare un velista tedesco di 60 anni, finito in acqua nella zona antistante Limone in seguito al ribaltamento della sua barca. L’uomo, in realtà, è stato raccolto e salvato da un motoscafista di passaggio. Niente di grave, insomma, almeno per il diretto interessato. Se non fosse che, riguadagnata la terra ferma all’insaputa di tutti, il turista si è ben guardato dall’avvertire chicchessia del cessato allarme, mentre sul lago ci si prodigava per cercarlo. Dopo l’avvistamento della sua barca gialla rovesciata e abbandonata tra Limone e Malcesine (nessuna traccia dell’uomo) sono sopraggiunti l’elicottero dei carabinieri con le motovedetee dell’Arma di Salò e di Desenzano, la Guardia Costiera, l’equipaggio della Finanza e quelli della Polizia di Stato e dei Vigili urbani di Riva del Garda. Uno spiegamento massiccio, giustificato dall’urgenza di dover salvare, come si credeva, la vita di un uomo Invece il tedesco, che indossavva il giubbotto salvagente, è stato tratto in salvo al largo di Malcesine, sulla sponda veronese. Non sa chi sia stato il suo salvatore, che gentilemente lo ha riaccompagnato al suo campeggio, il Camping Garda di Limone, dove lo attendeva la moglie e dove lo hanno ritrovato poco dopo le 17 le forze dell’ordine. A quanto si è appreso le sue condizioni non sarebbero gravi, ma a questo punto potrebbe scattare una denuncia per procurato allarme.