lunedì, Dicembre 9, 2024
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Nel XIX secolo sulle carte austriache, ancora imprecise nonostante la tecnica topografica stesse allora compiendo progressi velocissimi...

Cima del Fratone un itinerario breve ma spettacolare sui monti del Gar

Nel XIX secolo sulle carte austriache, ancora imprecise nonostante la tecnica topografica stesse allora compiendo progressi velocissimi, era indicata come Cima Camerone, toponimo che poi è restato a una elevazione minore. La Cima del Fratone, un formidabile balcone panoramico sul confine tra Brescia e Trento, a cavallo tra due valli che portano lo stesso appellativo, Val di Lorina, deve il suo nome, secondo alcuni, al fatto che da lontano appare quasi come un frate in preghiera. Fa parte di quella catena che dal passo di Tremalzo si stende verso Ovest, con le creste coperte di mughi e i fianchi che precipitano ripidi verso le valli di Lorina trentina e di Lorina lombarda, presentando caratteristici strati di rocce grigie detti «le fasce». L’itinerario per raggiungerne la sommità è breve ma non banale. E’ segnalato e percorre la cresta Sud della montagna dove si trovano ripidi prati e alcune balze rocciose che verranno superate da scale metalliche. Camminata per escursionisti esperti quindi o almeno, escursionisti accompagnati da persone esperte. Da Vesio di Tremosine si raggiunge il quadrivio di Polzone dove si svolta a destra per entrare nella Valle San Michele. La tortuosa e dissestata strada sterrata avanza prima sul fondovalle e poi s’innalza in mezzo ai boschi per arrivare, dopo 11chilometri circa, ad un bivio. A destra la strada prosegue per Passo Tremalzo; a sinistra raggiunge in circa 1 chilometro Malga Lorina dove un cartello di divieto impedisce alle auto di proseguire. Una fresca fontana permette il rifornimento di acqua: si supera Malga Lorina e ci si incammina lungo la stretta stradina che in breve raggiunge il Passo di Lorina. Qui abbandoniamo la stradina che prosegue a sinistra verso il monte Caplone (vedi Zaino in Spalla n. 127 del 10 ottobre 1999). Si prende a destra un sentiero (frecce) che s’addentra nel bosco, aggira un dosso e raggiunge il vicino Passo di Vallesina: da qui con un sentiero a sinistra (frecce) sarebbe possibile scendere in Val Lorina trentina. Ci si tiene invece sul versante della Val Lorina lombarda; si sale nell’ombroso bosco sino a raggiungere il crinale, in prossimità d’una selletta. Si risale la cresta sud della Cima del Fratone facendo attenzione alle segnalazioni, nel prato e nel rado bosco. Si raggiunge un dosso ingombro di mughi a circa 1740 metri di quota e si scende brevemente per poi raggiungere i piedi d’una grigia bancata rocciosa. Il piccolo salto viene superato con l’aiuto di una scaletta oltre la quale si prosegue sulla panoramica dorsale per raggiungere la vetta. Un magnifico panorama attende l’escursionista che arriva quassù: tutt’attorno le selvagge foreste dell’Alto Garda. Poi lo sguardo passa dai candidi ghiacciai dell’Adamello alle torri dolomitiche del gruppo del Brenta; dalle Piccole Dolomiti Bresciane dove spicca la inconfondibile sagoma della Corna Blacca alle Piccole Dolomite Venete dove s’ergono il Carega ed il Pasubio; dalla Valle del Chiese alla barriera di montagne erbose formata a settentrione dalle Alpi di Ledro. Ritorno per lo steso itinerario di salita ma è possibile anche una piecavole e segnalata allungatoia sino al Passo Tremalzo.

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