martedì, Dicembre 5, 2023
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Coca nascosta nel bungalow

L’indagine che ha por­ta­to i di Salò all’ar­resto di tre per­sone e al seque­stro di un chi­lo di cocaina pura è scat­ta­ta ai pri­mi di gen­naio. Ad insospet­tire i mil­i­tari del Nucleo oper­a­ti­vo gui­dati dal mares­cial­lo Gior­gio Sganz­er­la l’in­con­tro tra alcu­ni pregiu­di­cati in un bun­ga­low del camp­ing Valverde di Polpe­nazze. Daniele S., 49enne di Bres­cia, ma già domi­cil­ia­to sul Gar­da, con alle spalle più di un prob­le­ma con la gius­tizia ave­va pre­so in affit­to un bun­ga­low. E lì, ogni sera, avveni­vano medi­a­mente due o tre incon­tri. Daniele S., atten­de­va l’am­i­co all’ester­no del campeg­gio e insieme rag­giungevano il bun­ga­low. Poco dopo l’au­to riparti­va. In due mesi i cara­binieri han­no fil­ma­to i movi­men­ti di una quar­an­ti­na di per­sone, com­pre­si gio­vani incen­surati. Tut­ti iden­ti­fi­cati attra­ver­so il numero di tar­ga. Ven­erdì sera il blitz. I cara­binieri han­no segui­to Emanuele B., 39 anni di Cos­ta Volpino per una deci­na di chilometri dopo l’in­con­tro nel camp­ing han­no deciso la perqui­sizione di una Opel «Zafi­ra». I cara­binieri di Salò han­no rin­venu­to tre gram­mi di cocaina e nel crus­cot­to 20 mila euro. Una som­ma con­sis­tente. È scat­ta­ta la perqui­sizione del bun­ga­low. Nel­la caset­ta c’er­a­no Daniele S., e Piera M., 36 anni di Gus­sa­go. La perqui­sizione ha por­ta­to al rin­ven­i­men­to nel vano cuci­na di un chilo­gram­mo di cocaina, oltre ad una bilanci­na di pre­ci­sione e a 13.700 euro. In arresto tut­ti e tre con l’ac­cusa di asso­ci­azione a delin­quere final­iz­za­ta al traf­fi­co di dro­ga. Ieri mat­ti­na la con­va­l­i­da del­l’ar­resto da parte del gip che ha però dis­pos­to la scarcer­azione del­la don­na che rimane inda­ga­ta a piede libero. Non sono cadute le accuse nei suoi con­fron­ti, ma mar­ginale è risul­ta­ta la sua posizione. I cara­binieri sospet­tano che sia sta­to Emanuele B., a portare la dro­ga nel campeg­gio. Lo incas­tra­no i sol­di, quei ven­ti mila euro, che ave­va in auto. Al ter­mine dei due mesi di apposta­men­ti con uomi­ni in borgh­ese vici­no e den­tro il camp­ing — i gestori era­no all’oscuro dei traf­fi­ci — gli inves­ti­ga­tori di Salò han­no capi­to il per­ché di quegli incon­tri. Avveni­va lo scam­bio dro­ga-euro. Quan­ti­ta­tivi anche con­sis­ten­ti, cli­en­ti anche da lon­tano.

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