Conciliare tempi familiari con quelli di lavoro, senza farne ricadere l’onere sui singoli o sulle aziende. E’ l’ambizioso progetto che l’amministrazione comunale ha battezzato «Tempi della città», attraverso il quale, per la prima volta nella storia di Desenzano, si cercherà di stabilire una sorta di calendario giornaliero che consentirebbe al cittadino di contare su ore di tempo libero per la famiglia e per la propria occupazione. Intanto domani, alle ore 9 a palazzo Todeschini, è in programma un incontro pubblico nel corso del quale verranno presentati i risultati dei 1.200 questionari compilati dalle famiglie degli studenti. L’obiettivo è quello di approvare nella prossima primavera in aula consiliare il «Piano territoriale degli orari». Per questo si è tenuto mercoledì pomeriggio a palazzo Todeschini un primo tavolo di lavoro tra Comune ed aziende. Fra i presenti il sindaco Fiorenzo Pienazza, gli assessori Maurizio Tira e Silvia Colasanti, quest’ultima referente del progetto, e i rappresentanti di Duraldur, Mercatone, Oxiturbo, Victory, Tecnomeccanica, Rossetto, Eurogas, che da soli danno lavoro ad oltre 300 persone. Silvia Colasanti ha esposto agli imprenditori i cardini del progetto, che si propone, come si diceva, di far conciliare i tempi del lavoro con quelli della famiglia, cercando però di non sconvolgere gli equilibri e i doveri. Maurizio Tira, intervenendo poco dopo, ha invece posto l’accento sui problemi legati alla mobilità ed alla possibilità che con il «Piano di governo del territorio» (Pgt), di imminente approvazione, risorse economiche derivanti dagli oneri d’urbanizzazione possano essere utilizzate per incentivare la conciliazione dei tempi. Ai partecipanti sono state distribuite delle schede sul panorama normativo, tra cui la legge regionale 53 del 2000, che prevede finanziamenti a sostegno della flessibilità di orario nelle imprese. Le aziende hanno risposto positivamente, apprezzando l’iniziativa e invitando l’Amministrazione comunale a «prestare assistenza nella parte tecnico-burocratica» ed offrendo, infine, disponibilità a proseguire il lavoro del «tavolo». Altre aziende desenzanesi, pur non partecipando al primo incontro, hanno assicurato «interesse ai prossimi appuntamenti».
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