martedì, Maggio 30, 2023
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Esposto a Bergamo l’intero corpus di opere lauretane di Lorenzo Lotto: i capolavori della Santa Casa di Loreto

Le nove opere di Loren­zo Lot­to cus­todite nel — Anti­co Tesoro del­la San­ta Casa di Lore­to per la pri­ma vol­ta las­ciano, tutte insieme, la pres­ti­giosa sede marchi­giana per un’e­s­po­sizione tem­po­ranea: dal 6 otto­bre al 2 novem­bre, gra­zie alla Fon­dazione Cre­berg, esse potran­no essere ammi­rate a Berg­amo, nel­lo stori­co Palaz­zo del Cred­i­to Berga­m­as­co in Largo Por­ta Nuo­va.

La più anti­ca pala con San Cristo­foro tra i San­ti Roc­co e Sebas­tiano, des­ti­na­ta a un altare lat­erale del­la Basil­i­ca, è il pri­mo con­tat­to tra il pit­tore e il san­tu­ario marchi­giano, risalente al quar­to decen­nio del Cinque­cen­to. Seguono i quadri andati inven­du­ti alla lot­te­ria orga­niz­za­ta dal pit­tore ad Ancona nel 1550 (Cristo e l’adul­tera, Ado­razione del Bam­bi­no, Sac­ri­fi­cio di Melchisedech e San Michele cac­cia Lucif­ero) e quel­li ese­gui­ti apposi­ta­mente per il coro del­la Basil­i­ca (Bat­tes­i­mo di Cristo, Ado­razione dei Magi e Pre­sen­tazione al Tem­pio). Com­ple­ta l’e­s­po­sizione la pic­co­la tela – di collezione pri­va­ta ma cus­todi­ta nel­lo stes­so Museo Pon­tif­i­cio – raf­fig­u­rante il Com­bat­ti­men­to tra la Fortez­za e la For­tu­na infe­lice, tes­ti­mo­ni­an­za di una delle ultime incur­sioni del pit­tore veneziano nel “cielo delle divinità pagane”.

«La mostra è un’oc­ca­sione impor­tante per vedere radunate insieme le ultime opere di Lot­to» com­men­ta Simone Facchinet­ti, Cura­tore del­l’e­s­po­sizione. «Sono quadri che aprono uno spi­raglio sul­la vicen­da finale del pit­tore. In qualche modo sono state lette come delle opere “tes­ta­men­to”. In par­ti­co­lare la stu­pe­facente “Pre­sen­tazione al Tem­pio” si è presta­ta a ques­ta let­tura inter­pre­ta­ti­va, sia sot­to l’aspet­to com­pos­i­ti­vo, sia per quel­lo stilis­ti­co. Si è sem­pre scrit­to che i migliori anni del­la sua vita Lot­to li avrebbe trascor­si a Berg­amo. Cre­do sia inter­es­sante conoscere anche il capi­to­lo estremo.»

La pos­si­bil­ità di vedere riu­ni­to l’in­tero cor­pus di opere lottesche prove­ni­en­ti da Lore­to è un’oc­ca­sione stra­or­di­nar­ia per riper­cor­rere, in par­al­le­lo, la vicen­da biografi­ca del­l’au­tore. Loren­zo Lot­to è una sor­ta di beni­amino per Berg­amo, la cit­tà in cui l’artista ha vis­su­to una delle sta­gioni più feli­ci del­la sua vita, dal 1513 al 1525. Qui ha las­ci­a­to un numero sig­ni­fica­ti­vo di opere, in gran parte anco­ra con­ser­vate nel luo­go d’o­rig­ine, in chiese del­la cit­tà e del ter­ri­to­rio, oppure rac­colte nel­l’Ac­cad­e­mia Car­rara. Come noto, nel­l’ul­ti­mo decen­nio, la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co – nel­l’am­bito del­la cam­pagna di tutela e sal­va­guardia del pat­ri­mo­nio artis­ti­co – ha mes­so in sicurez­za la qua­si total­ità dei cap­ola­vori berga­m­aschi di Loren­zo Lot­to quali La Trinità del­la Par­roc­chia di San­t’A­lessan­dro del­la Croce, la Pala di San Bernardi­no, la Pala di San­to Spir­i­to, il Polit­ti­co di Pon­teran­i­ca, la Pala di Sed­ri­na e la Sacra Famiglia con San­ta Cate­ri­na d’A­lessan­dria di pro­pri­età del­l’Ac­cad­e­mia Car­rara.

«Chi ha ammi­ra­to i dip­in­ti lumi­nosi e stu­pe­facen­ti del peri­o­do berga­m­as­co di Lot­to sarà col­pi­to dal­la povertà dei mezzi imp­ie­gati nei dip­in­ti estre­mi di Lore­to» spie­ga Ange­lo Piaz­zoli, Seg­re­tario Gen­erale del­la Fon­dazione Cre­berg e Diret­tore del­la mostra. «Van­no visti alla luce di una vita vis­su­ta, errabon­da, alla ricer­ca del­la ver­ità. Forse è questo l’aspet­to che più colpisce degli ulti­mi di dip­in­ti di Lot­to: essi non sono solo strepi­tose opere d’arte ma cor­rispon­dono a un peri­o­do par­ti­co­lare del­la vita del pit­tore, cre­pus­co­lare e intro­spet­ti­vo, carat­ter­iz­za­to dal decli­no fisi­co e dal­la povertà. Guardan­doli con una prospet­ti­va diver­sa, essi ci con­sentono di riv­i­vere, attra­ver­so la struggente emozione che trasmet­tono, la vicen­da ulti­ma di uno stra­or­di­nario uomo di inar­riv­abile tal­en­to che vive il peri­o­do finale nel­la debolez­za e in un incip­it di quel­l’oblio, pro­trat­tosi poi per quat­tro sec­oli fino alla doverosa riscop­er­ta del sec­on­do Nove­cen­to.»

«Per ques­ta stra­or­di­nar­ia espo­sizione a Palaz­zo Cre­berg – sede del­la Divi­sione Cre­berg di Ban­co BPM, grup­po di cui fac­ciamo parte, che ci assi­cu­ra l’indis­pens­abile sup­por­to logis­ti­co – mi preme ringraziare, oltre alla Del­egazione Pon­ti­f­i­cia di Lore­to che ci ha con­ces­so in presti­to tutte le opere di Loren­zo Lot­to, Ital­trans S.p.A., che ha garan­ti­to un sig­ni­fica­ti­vo sosteg­no alla pre­sente inizia­ti­va» con­clude il Seg­re­tario gen­erale del­la Fon­dazione.

«L’e­s­po­sizione a Berg­amo del­l’in­tera collezione dei dip­in­ti di Lot­to che si con­ser­vano nel Museo — Anti­co Tesoro del­la San­ta Casa di Lore­to dà luo­go ad un dial­o­go con le gran­di tele che l’artista veneziano ave­va dip­in­to e con le tar­sie che ave­va prog­et­ta­to negli anni del­la sua per­ma­nen­za nel­la cit­tà, com­men­ta Mons. Gio­van­ni Tonuc­ci, Arcivesco­vo emer­i­to di Lore­to. Pos­si­amo sper­are che l’even­to pro­mosso a Berg­amo per­me­t­ta una rif­les­sione sul­la qual­ità delle opere di Lot­to – la cui grandez­za è sta­ta mes­sa in risalto solo in tem­pi rel­a­ti­va­mente recen­ti – in due fasi molto diverse del­la sua vita artis­ti­ca: quel­la del­la matu­rità più fecon­da, a Berg­amo, e quel­la del tra­mon­to rif­lessi­vo e silen­zioso, a Lore­to.»

«Abbi­amo sostenu­to con entu­si­as­mo e con­vinzione l’inizia­ti­va del­la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co, con­tribuen­do a una pro­pos­ta cul­tur­ale di grande liv­el­lo» affer­ma Giampiero Marte­gani, Diret­tore Finanziario di Ital­trans S.p.A.. «Ital­trans è un’azien­da di logis­ti­ca e trasporto, un set­tore che può apparire lon­tano dal mon­do del­l’arte e del­la bellez­za. Cre­di­amo però nel­la forza del­la cre­ativ­ità, che si man­i­fes­ta in molti modi e forme dif­fer­en­ti, anche nel dinamis­mo del­la cul­tura impren­di­to­ri­ale e nei val­ori di un’im­pre­sa come la nos­tra.»

La Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co – a tito­lo di ringrazi­a­men­to per il gen­eroso presti­to da parte del­la Del­egazione Pon­ti­f­i­cia per il San­tu­ario del­la San­ta Casa di Lore­to – si è impeg­na­ta nel restau­ro con­ser­v­a­ti­vo di un’­opera lau­re­tana, il Sac­ri­fi­cio di Melchisedech, con­dot­to dai Maestri Restau­ra­tori Min­er­va Tra­mon­ti Mag­gi e Alber­to San­gal­li, da anni col­lab­o­ra­tori del­la Fon­dazione Cre­berg. In questo impor­tante inter­ven­to, la Fon­dazione è sta­ta affi­an­ca­ta dal sosteg­no di Immo­bil­iare Per­cas­si. Nel cat­a­l­o­go real­iz­za­to a corre­do del­la mostra – che sarà dis­tribuito gra­tuita­mente ai vis­i­ta­tori – è con­tenu­to un appro­fondi­men­to sul­l’in­ter­ven­to di restau­ro con­dot­to sul Sac­ri­fi­cio di Melchisedech diret­ta­mente nel­la Sala con­sil­iare del Cred­i­to Berga­m­as­co, e sul restau­ro del­l’­opera Ado­razione dei Magi real­iz­za­to nei pres­ti­giosi lab­o­ra­tori dei Musei Vat­i­cani.

La mostra a Palaz­zo Cre­berg, dal 6 otto­bre al 2 novem­bre, prevede un’aper­tu­ra stra­or­di­nar­ia di quat­tro fine set­ti­mana di aper­tu­ra (7/8, 14/15, 21/22 e 28/29 otto­bre), ingres­so libero, gra­tu­ite (per chi lo desidera) e cat­a­l­o­go illus­tra­to in dis­tribuzione gra­tui­ta. L’aper­tu­ra nei giorni feri­ali segue gli orari del­la fil­iale del Cred­i­to Berga­m­as­co-Ban­co BPM di Largo Por­ta Nuo­va, che sarà aperte per l’or­di­nar­ia attiv­ità di ban­ca.

 

Part­ner­ship per vis­ite lottesche sul ter­ri­to­rio

La Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co ha stret­to un accor­do con l’Accad­e­mia Car­rara di Berg­amo: pre­sen­tan­do alla Car­rara il volan­ti­no-vouch­er che sarà dis­tribuito a Palaz­zo Cre­berg nel peri­o­do di mostra, sarà pos­si­bile vis­itare l’in­tera collezione del­la Pina­cote­ca cit­tad­i­na – e, in par­ti­co­lare, i suoi cap­ola­vori di Loren­zo Lot­to – ad un prez­zo pro­mozionale di 4 euro (dal 6 otto­bre al 3 novem­bre 2017).

«L’e­s­po­sizione ospi­ta­ta a palaz­zo Cre­berg, e orga­niz­za­ta dal­la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co, sot­to­lin­ea come l’arte sap­pia trovare sem­pre nuovi spazi e far­li vivere in una for­ma inat­te­sa e sor­pren­dente» dichiara Gian­pietro Bonal­di, Respon­s­abile Oper­a­ti­vo del­la Fon­dazione Accad­e­mia Car­rara. «Questo focus su Lot­to, in par­ti­co­lare, autore inqui­eto e geniale tra i più gran­di maestri del­la nos­tra sto­ria, ospi­ta­to negli spazi di una Ban­ca, al ter­mine di un per­cor­so di restau­ri cui Fon­dazione Cre­berg ci ha piacevol­mente abit­uati, rac­con­ta di bellez­za, mece­natismo, con­ser­vazione e futuro. Un mix avvin­cente e vin­cente. Anche Accad­e­mia Car­rara omag­gia ques­ta inizia­ti­va offren­do la pos­si­bil­ità ai vis­i­ta­tori del­la mostra di con­tin­uare l’es­pe­rien­za lottesca entran­do in Car­rara a soli 4 euro per ammi­rare la Pina­cote­ca e i Lot­to in essa cus­todi­ti.»

La mostra a Palaz­zo Cre­berg rap­p­re­sen­ta anche un’oc­ca­sione per pro­muo­vere il “Loren­zo Lot­to Tour” orga­niz­za­to dal­la Fon­dazione Adri­ano Bernareg­gi e dal­l’uf­fi­cio Beni Cul­tur­ali del­la Dio­ce­si di Berg­amo. Una passeg­gia­ta tra cap­ola­vori del­la fede, un sug­ges­ti­vo per­cor­so tra arte e bellez­za riv­olto ai cit­ta­di­ni berga­m­aschi e ai tur­isti che desider­a­no risco­prire i cap­ola­vori del genio veneziano dis­lo­cati nel cuore del Bor­go Pig­no­lo in Berg­amo bas­sa. Il tour si sno­da lun­go le vie di questo incan­tev­ole bor­go ai pie­di delle Mura Veneziane per regalare a tut­ti una panoram­i­ca del­l’arte lottesca pre­sente in cit­tà e del pat­ri­mo­nio cul­tur­ale eccle­si­as­ti­co berga­m­as­co.

«Questo pas­sag­gio a Berg­amo delle opere lottesche con­ser­vate al museo del­la San­ta Casa di Lore­to non pote­va non essere col­le­ga­to alla serie di pale d’altare che sono anco­ra parte di rilie­vo del­l’ap­pa­ra­to litur­gi­co delle nos­tre chiese di via Tas­so e di via Pig­no­lo – com­men­ta Don Giu­liano Zanchi, Seg­re­tario gen­erale del­la Fon­dazione Bernareg­gi – Restau­rate a suo tem­po dal­la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co, quelle impor­tan­tis­sime opere d’arte sono ora offerte alla visi­ta del pub­bli­co dal­l’itin­er­ario organ­i­co che la Fon­dazione Bernareg­gi ha pre­dis­pos­to con il Loren­zo Lot­to Tour. Inte­grare le due cose, anche solo per il lim­i­ta­to tem­po del­la mostra, sig­nifi­ca garan­tire ai vis­i­ta­tori una visione più ric­ca e com­ple­ta del­la stra­or­di­nar­ia opera che il pit­tore, par­ti­to da Venezia, ha las­ci­a­to a Berg­amo e nelle Marche.»

 

L’Ul­ti­mo Stu­dio. Med­i­tazioni su Lot­to — Opere di Gian­ric­car­do Pic­coli

A corol­lario del­la mostra di Loren­zo Lot­to con i cap­ola­vori del­la San­ta Casa di Lore­to, il Log­gia­to di Palaz­zo Cre­berg ospiterà alcune opere di Gian­ric­car­do Pic­coli in dial­o­go con i dip­in­ti lotteschi. Tali opere fan­no parte – insieme ad altre – di una mostra tenu­tasi nel 2015 pro­prio nel Museo — Anti­co Tesoro di Lore­to e ripro­pos­ta poi a Berg­amo, pres­so il Palaz­zo del­la Ragione.

Gian­ric­car­do Pic­coli si con­fronta con il grande pit­tore veneziano, appro­fondisce il Libro di spese diverse da cui rica­va innu­merevoli ogget­ti da inventare e dipin­gere, si las­cia intri­gare soprat­tut­to dal­la Pre­sen­tazione al Tem­pio, con­cen­tran­dosi sul­la parte supe­ri­ore del quadro, un’area vuo­ta, una scat­o­la buia in cui lui immag­i­na lo stu­dio di Lot­to, ma anche il luo­go del­la sua morte. A quest’ul­ti­ma med­i­tazione sono ded­i­cate due opere in mostra inti­to­late L’Ul­ti­mo Stu­dio. Accan­to a queste, un D’apres del­la Pala di San Bernardi­no e un D’apres del­la Pre­sen­tazione al Tem­pio.

 

Andrea Pre­vi­tali — Quat­tro Cap­ola­vori restau­rati

Pros­egue il pro­gram­ma dei Gran­di Restau­ri sostenu­ti e real­iz­za­ti dal­la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co nel­la con­vinzione che le opere d’arte siano beni insos­ti­tu­ibili.

«Per le opere d’arte – spie­ga Ange­lo Piaz­zoli, cura­tore del prog­et­to – il restau­ro è un inter­ven­to nec­es­sario, spes­so vitale. Questo è il moti­vo prin­ci­pale che da tem­po ci induce a sostenere un’ar­ti­co­la­ta cam­pagna di restau­ri, final­iz­za­ta alla sal­va­guardia di un pat­ri­mo­nio comune che rite­ni­amo di val­ore iden­ti­tario, come attes­ta­to dai restau­ri di cir­ca trenta cap­ola­vori real­iz­za­ti diret­ta­mente a Palaz­zo Cre­berg che, pri­ma del­la resti­tuzione alle comu­nità di apparte­nen­za, diven­gono ogget­to di ammi­razione, con­tem­plazione e appro­fondi­men­to dei nos­tri ospi­ti, in un per­cor­so vir­tu­oso volto all’e­d­u­cazione al bel­lo e alla conoscen­za del nos­tro ril­e­vante pat­ri­mo­nio stori­co-artis­ti­co. A questi si aggiun­gono i numerosi inter­ven­ti di ripristi­no operati diret­ta­mente sul ter­ri­to­rio, nelle comu­nità locali».

In ques­ta occa­sione, nel­la Sala con­sil­iare del Cred­i­to Berga­m­as­co, saran­no esposti quat­tro cap­ola­vori di Andrea Pre­vi­tali (1480 – 1528) al ter­mine delle rispet­tive oper­azioni di restau­ro. Al cen­tro del­la sala, i vis­i­ta­tori potran­no ammi­rare la pala del­la Cap­pel­la di S. Benedet­to del Duo­mo di Berg­amo, ritraente S. Benedet­to da Nor­cia fra S. Gero­lamo e S. Ludovi­co da Tolosa, con la rel­a­ti­va pre­del­la che ripro­duce Tre episo­di legati all’as­soluzione di Berg­amo dal­l’in­ter­det­to di papa Gio­van­ni XXII, opere ripristi­nate dal­la restau­ra­trice Del­fi­na Fag­nani. Ai lati del­la grande pala cen­trale, la pala del­la Par­roc­chia di Locatel­lo (Bg) raf­fig­u­rante la Madon­na col Bam­bi­no e i san­ti Gio­van­ni Bat­tista e Giro­lamo, il cui restau­ro è sta­to cura­to da Andrea Lut­ti e Sab­ri­na Mos­chit­ta, e due tav­ole prove­ni­en­ti dal­la chiesa di S. Maria Annun­ci­a­ta di Seri­na (Bg) con i San­ti Pietro Mar­tire e Nico­la da Tolenti­no, restau­rate da Fabi­ana Mau­r­izio, per quan­to riguar­da la parte pit­tor­i­ca, e da Leone Algisi, per i sup­por­ti lignei.

Per tali inter­ven­ti di restau­ro – tut­ti con­dot­ti sot­to la direzione delle com­pe­ten­ti Soprint­en­den­ze e ded­i­cati, come già annun­ci­a­to a fine 2016, al ricor­do di Euge­nia De Beni – Fon­dazione Cre­berg è sta­ta affi­an­ca­ta dal sosteg­no di Net­tuno srl.

«Per noi è moti­vo d’or­goglio sup­port­are la Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co in prog­et­ti di così sig­ni­fica­ti­vo inter­esse cul­tur­ale, volti alla con­ser­vazione del pat­ri­mo­nio artis­ti­co e alla dif­fu­sione del­la sua conoscen­za» com­men­ta Mari­na Fratus, Diret­tore Ammin­is­tra­ti­vo di Net­tuno srl. «Cre­di­amo nel val­ore del­l’arte, e sosten­er­la sig­nifi­ca anche resti­tuire ques­ta ric­chez­za al ter­ri­to­rio di apparte­nen­za, in una for­ma di respon­s­abil­ità sociale che si dec­li­na in creazione di val­ore per la comu­nità tut­ta, non solo quel­la di rifer­i­men­to.»


 La Fon­dazione Cred­i­to Berga­m­as­co ha sem­pre ris­er­va­to grande atten­zione alla tutela dei beni cul­tur­ali e, in par­ti­co­lare, alla sal­va­guardia delle opere d’arte. Nel cor­so del tem­po essa si è guadag­na­ta un impor­tante ruo­lo nel­l’am­bito di ques­ta atten­ta e del­i­ca­ta opera di val­oriz­zazione del­l’arte, met­ten­do in sicurez­za molti cap­ola­vori bisog­nosi di cure e pre­sen­tan­doli a un pub­bli­co di appas­sion­ati diven­ta­to, in itinere, sem­pre più numeroso. È diven­ta­ta una con­sue­tu­dine l’oc­ca­sione di pot­er vedere in antepri­ma, nel Palaz­zo Stori­co del Cred­i­to Berga­m­as­co, opere restau­rate prove­ni­en­ti dal ter­ri­to­rio e ripor­tate al loro splen­dore gra­zie al sosteg­no del­la Fon­dazione. Gli inter­ven­ti più rap­p­re­sen­ta­tivi ven­gono ormai da qualche anno svolti diret­ta­mente nel­la Sala con­sil­iare del­la Ban­ca, adibi­ta a lab­o­ra­to­rio di restau­ro per­ma­nente, e le opere – pri­ma di tornare al loro luo­go di orig­ine – sono esposte al pub­bli­co, in cor­so e al ter­mine del­l’in­ter­ven­to con­ser­v­a­ti­vo, in occa­sione degli even­ti espos­i­tivi ivi orga­niz­za­ti.

 

 

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