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Falstaff, con la regia di Guadagnino, apre la nuova Stagione del Teatro Filarmonico di Verona

Mart­edì 13 dicem­bre 2011, alle ore 20.30, Fal­staff di inau­gu­ra la Sta­gione Lir­i­ca e di Bal­let­to 2011–2012 del­la Fon­dazione al Teatro Filar­mon­i­co. Il nuo­vo alles­ti­men­to è affida­to al reg­ista Luca Guadagni­no e la direzione d’orches­tra al Mae­stro Daniele Rus­tioni. Come da tradizione, mart­edì 13 dicem­bre nel­la sera di S. Lucia prende il via la Sta­gione Lir­i­ca 2011–2012 del­la di Verona al Teatro Filar­mon­i­co con un nuo­vo alles­ti­men­to di Fal­staff, ulti­ma opera di Giuseppe Ver­di. Fal­staff tor­na sul pal­cosceni­co del Filar­mon­i­co dopo sei anni di assen­za con un team cre­ati­vo che vede impeg­nati gio­vani tal­en­ti: la direzione del­l’Orches­tra are­ni­ana è affi­da­ta al Mae­stro Daniele Rus­tioni, la mes­sa in sce­na all’ap­prez­za­to reg­ista cin­e­matografi­co Luca Guadagni­no alla sua pri­ma regia d’opera, nome che ha rap­p­re­sen­ta­to l’I­talia ai Gold­en Globe 2011 per il miglior film straniero con Io Sono l’Amore. Le scene in stile medior­i­en­tale sono fir­mate da Francesca di Mot­to­la ed i var­i­opin­ti cos­tu­mi da Antonel­la Can­narozzi, nomi già affer­mati nel mon­do del cin­e­ma. La Can­narozzi ha infat­ti con­cor­so all’Oscar 2011 per i cos­tu­mi del film di Guadagni­no Io Sono l’Amore. Il light­ing design è affida­to a Pao­lo Maz­zon, i movi­men­ti core­ografi­ci a Maria Grazia Garo­foli, la gui­da del Coro del­l’Are­na di Verona al Mae­stro Arman­do Tas­so. Ritor­nano a Verona apprez­za­ti inter­preti are­ni­ani, a par­tire dai pro­tag­o­nisti Alber­to Mas­tro­mari­no (13, 15, 18, 20 dicem­bre) e Leonar­do López Linares (22, 29, 31 dicem­bre) che si alter­nano nel ruo­lo del pan­ci­u­to Sir John Fal­staff. Vit­to­rio Vitel­li veste i pan­ni del geloso Ford e Vir­ginia Tola, al suo debut­to al Filar­mon­i­co, quel­li del­la moglie Mrs. Alice Ford; men­tre la cop­pia innamora­ta Nan­net­ta-Fen­ton è inter­pre­ta­ta dal duo Ser­e­na Gam­beroni-Francesco Demuro, già applau­di­ti per l’89° Fes­ti­val liri­co. Com­ple­tano il cast le voci di Elis­a­bet­ta Fio­r­il­lo nel ruo­lo di Mrs. Quick­ly e Manuela Custer in Mrs. Meg Page. «Voi, nel trac­cia­re Fal­staff, avete mai pen­sato alla cifra enorme de’ miei anni?» ave­va domanda­to Ver­di al suo libret­tista Arri­go Boito, men­tre nasce­va l’ul­ti­mo cap­ola­voro del genio di Bus­se­to ispi­ra­to al cele­bre per­son­ag­gio shake­spear­i­ano de Le alle­gre comari di Wind­sor. Fal­staff è infat­ti l’ul­ti­ma opera di Ver­di ed è anche una sor­ta di coup de théâtre dopo il tri­on­fo del ben più tragi­co Otel­lo: alla Pri­ma del 9 feb­braio 1893 al Teatro alla Scala il pub­bli­co ‑in sala c’er­a­no Car­duc­ci, Gia­cosa, Puc­ci­ni, Mascagni- res­ta stupi­to ed entu­si­as­ta nel­l’as­sis­tere alla svol­ta com­i­ca di un Ver­di sul­la soglia degli ottan­t’an­ni. Egli stes­so la dichiara «una com­me­dia lir­i­ca che non somiglia a nes­sun’al­tra» in una let­tera a Gior­gio Monal­di del 3 dicem­bre 1890: per­ché l’in­ten­to è «finire vit­to­riosa­mente col Fal­staff», come esprime chiara­mente Boito nel suo carteg­gio con Ver­di, «finire con uno scop­pio immen­so d’i­lar­ità». Ma Fal­staff è forse un’­opera più iron­i­ca che com­i­ca: il “pes­simis­mo” ver­diano è latente, Sir Fal­staff finirà nel ces­to del­la biancheria sporca e quin­di nel Tami­gi, ma del resto “tut­to nel mon­do è burla” ed anche Ver­di stes­so fa autoiro­nia in più pun­ti del­la suo lavoro, fino ad accom­pa­gnare mal­in­coni­ca­mente la con­seg­na del­la par­ti­tu­ra a Ricor­di, nel 1892, con le parole «Tut­to è fini­to! Va, va vec­chio John… Cam­mi­na per la tua via, finché tu puoi… Diver­tente tipo di bric­cone; eter­na­mente vero, sot­to maschere diverse, in ogni tem­po, in ogni luo­go! Va… Va… Cam­mi­na cam­mi­na… Addio!!!». Fal­staff giunge a Verona per la pri­ma vol­ta nel feb­braio 1899 al Teatro Dram­mati­co (l’odier­no Teatro Nuo­vo), data cui seguirono 9 repliche al per il grande suc­ces­so di pub­bli­co. Debut­ta al Teatro Filar­mon­i­co nel 1924 con “splen­di­do suc­ces­so” come recita la crit­i­ca, vi tor­na solo ses­san­t’an­ni dopo nel 1983, e quin­di nel 1997 e nel 2005. Per cel­e­brare il ritorno di Fal­staff a Verona nel nuo­vo alles­ti­men­to di Fon­dazione Are­na che inau­gu­ra la Sta­gione 2011–2012, lo spet­ta­co­lo del 13 dicem­bre ver­rà trasmes­so in diret­ta 3D per la pri­ma vol­ta in Italia e tra le prime in Europa. 9 tele­camere pun­tate nel foy­er e sul pal­co del Teatro Filar­mon­i­co dalle ore 20.00 trasmet­ter­an­no in con­tem­po­ranea sui canali Sky3D e Clas­si­ca (Sky 728) l’opera con l’inedi­ta mes­sa in sce­na di Luca Guadagni­no. Il grande even­to, real­iz­za­to in copro­duzione con Clas­si­ca, è pre­sen­ta­to da Gian­ni Cano­va insieme alla musi­colo­ga Sil­via Cor­bet­ta.           Argo­men­to Atto I. Parte pri­ma Nel­l’os­te­ria del­la Gia­r­ret­tiera Sir John Fal­staff macchi­na di con­quistare due belle sig­nore per met­tere mano alle ric­chezze dei rispet­tivi con­sor­ti. Scrive quin­di due let­tere che tut­tavia i servi Bar­dol­fo e Pis­to­la si rifi­u­tano di recap­itare. Licen­zian­doli, Fal­staff si affi­da ad un pag­gio. Parte sec­on­da Nel gia­rdi­no pres­so casa Ford Meg Page e Alice Ford, con Mrs. Quick­ly e Nan­net­ta la figlia di Alice, ricevono due let­tere iden­tiche, quin­di architet­tano una burla ai dan­ni del­l’im­po­s­tore. Nel con­tem­po Mr. Ford, a conoscen­za delle trame di Fal­staff, si allea con il gio­vane Fen­ton per punir­lo. Così “le alle­gre comari” e gli uomi­ni si accin­gono ad agire con­tro il vec­chio pan­zone, le une all’in­sa­pu­ta degli altri. Atto II. Parte pri­ma Quick­ly si reca all’os­te­ria e annun­cia l’in­con­tro con Alice “dalle due alle tre”, ma anche Meg ha gra­di­to la let­tera. Inor­gogli­to, riceve quin­di una dami­giana di offer­ta da Ford sot­to le spoglie di Sign­or Fontana. Egli pre­ga il vec­chio di con­quistare la sig­no­ra Ford, di cui egli stes­so è innamora­to, per poi far­la cadere nelle sue brac­cia con più facil­ità e gli offre un anticipo in denaro per con­vin­cer­lo. Ma quan­do Fal­staff gli riv­ela di aver già un appun­ta­men­to con Alice, Ford si crede un mar­i­to tra­di­to e tra sé giu­ra vendet­ta. Parte sec­on­da Le comari atten­dono la visi­ta di Fal­staff in casa Ford, per fic­car­lo nel­la ces­ta del buca­to e roves­cia­r­lo nel Tami­gi. Alice è la pri­ma a pale­sar­si, ma Quick­ly e Meg annun­ciano l’ar­ri­vo di Ford in cer­ca del suo rivale, che si nasconde dietro un par­aven­to. Men­tre il mar­i­to geloso con Pis­to­la, Bar­dol­fo e Cajus frugano per sco­var­lo, le comari ne approf­ittano per met­tere Fal­staff nel­la ces­ta. Dietro il par­aven­to Nan­net­ta e Fen­ton, dan­dosi un bacio, fan credere a Ford che lì si nascon­dano Fal­staff e la moglie tra­ditrice. Nel­la con­fu­sione la ces­ta finisce nel fiume con risa­ta gen­erale. Atto III. Parte pri­ma Fal­staff, amareg­gia­to dal­l’ac­cadu­to, è rag­giun­to da Quick­ly che lo con­vince del­l’in­no­cen­za di Alice, fis­san­do un nuo­vo appun­ta­men­to. A mez­zan­otte dovrà pre­sen­tar­si pres­so la quer­cia di Herne, mascher­a­to da Cac­cia­tore Nero. È la sec­on­da burla, durante la quale Ford giu­ra a Cajus che gli farà sposare Nan­net­ta. Parte sec­on­da. Nel par­co di Wind­sor Fen­ton can­ta il suo amore a Nan­net­ta, mascher­a­ta da Regi­na delle Fate. Solo Alice non indos­sa cos­tume. Fal­staff arri­va con due cor­na in tes­ta, ma viene spaven­ta­to dal cor­teo delle Fate di Nan­net­ta e si get­ta a ter­ra. Arrivano anche tut­ti gli altri; il pan­cione, pic­chi­a­to e tor­tu­ra­to, capisce di ess­er sta­to beffa­to. Anche Ford sco­prirà nel maras­ma gen­erale di aver benedet­to l’amore di Nan­net­ta e Fen­ton. Fal­staff con­clude quin­di con “Tut­to nel mon­do è burla”, espri­men­do la morale finale.     DICEMBRE 2011 mart­edì 13 dicem­bre, ore 20.30 Ser­a­ta inau­gu­rale giovedì 15 dicem­bre, ore 20.30 — domeni­ca 18 dicem­bre, ore 15.30 mart­edì 20 dicem­bre, ore 20.30 — giovedì 22 dicem­bre, ore 20.30 giovedì 29 dicem­bre, ore 20.30 — saba­to 31 dicem­bre, ore 20.30 fuori abbona­men­to FALSTAFF Com­me­dia lir­i­ca in tre atti su musi­ca di Giuseppe Ver­di Libret­to di Arri­go Boito Diret­tore Daniele Rus­tioni Giuseppe La Mal­fa (22 dicem­bre) Regia Luca Guadagni­no Assis­tente alla regia Ste­fano Tres­pi­di Assis­tente alla regia Andrè Antoine Alban Mey­er Scene Francesca di Mot­to­la Assis­tente alle scene Sebas­tiana Di Gesu Cos­tu­mi Antonel­la Can­narozzi Assis­tente ai cos­tu­mi Sonia Travaglia Light­ing design­er Pao­lo Maz­zon Movi­men­ti core­ografi­ci Maria Grazia Garo­foli Acconcia­ture Manolo Gar­cia Truc­co Fer­nan­da Perez Per­son­ag­gi e inter­preti Sir John Fal­staff Alber­to Mas­tro­mari­no (13, 15, 18, 20 dicem­bre)  Leonar­do López Linares (22, 29, 31 dicem­bre) Ford Vit­to­rio Vitel­li Fen­ton Francesco Demuro Dott. Cajus Save­rio Fiore Bar­dol­fo Nico­la Pamio Pis­to­la Ziyan Atfeh Mrs. Alice Ford Vir­ginia Tola Nan­net­ta Ser­e­na Gam­beroni Mrs. Quick­ly Elis­a­bet­ta Fio­r­il­lo Mrs. Meg Page Manuela Custer Orches­tra, Coro, Cor­po di bal­lo e Tec­ni­ci del­la Fon­dazione Are­na di Verona Diret­tore del Coro Arman­do Tas­so Nuo­vo alles­ti­men­to del­la Fon­dazione Are­na di Verona

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