venerdì, Ottobre 11, 2024
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Dopo il precedente contributo regionale (con fondi europei) di oltre 200mila euro, dalla Regione Lombardia è in arrivo un nuovo aiuto economico, sempre destinato al progetto di recupero della Fornace di Lonato del Garda. I circa 105mila euro regionali andranno a coprire le spese di restauro dei reperti romani.

Fornaci romane, la storia continua… Nuovo contributo regionale per il recupero della Fornace

«Nei giorni scorsi l’amministrazione comunale di Lonato del Garda ha ottenuto un nuovo contributo economico, per circa 105mila euro, da destinare al progetto di recupero della Fornace romana, intitolato “Lavori di restauro del reperto archeologico e dell’antiquarium della Fornace Romana». A dare la notizia è il vicesindaco e assessore ai Lavori pubblici Monica Zilioli, la quale precisa «la partecipazione del Comune lonatese al nuovo bando è stata possibile grazie all’apporto tecnico da parte della società Saef di Brescia». Gli interventi in progetto, approvati con delibera di giunta il 23 marzo 2010 e con parere favorevole della Sopraintendenza per i beni archeologici della Lombardia, sono cofinanziati dal Comune di Lonato del Garda e da un duplice bando regionale, seguiti dall’Ufficio tecnico comunale con il supporto della società Terna (proprietaria dell’area). Essi mirano all’adeguamento dell’antiquarium con l’abbattimento della barriere architettoniche, il rifacimento del tetto e delle murature, la creazione di un parcheggio in fregio a via Mantova, più comodo e accessibile, l’impianto di illuminazione, nonché la realizzazione di un viatico che conduca all’antiquarium. Il rinnovo della struttura contempla altresì la realizzazione di un’aula didattica e di un piccolo angolo bookshop.  Il progetto – del complessivo totale di circa 540mila euro – darà visibilità e importanza all’area della fornace, inserendola all’interno di percorsi turistici, collegati agli altri siti archeologici del territorio gardesano. Il precedente contributo regionale, ottenuto su fondi europei, ammontava a circa 200mila euro. Questo è uno dei pochi casi in cui un duplice contributo va nella direzione di un unico progetto, suddiviso però in due parti. La prima tranche prevede l’ampliamento dello stabile di copertura del reperto archeologico con creazione dell’aula didattica, la realizzazione di un parcheggio, più una strada di collegamento tra il posteggio e la fornace. Gli interventi appena descritti sono in parte coperti dal primo contributo, di origine europea. La seconda parte del progetto, invece, riguarda il restauro del reperto, i serramenti dell’involucro di protezione, gli impianti di illuminazione, la fornitura di arredi per la sala a uso didattico e i pannelli espositivi. In tal caso, la spesa complessiva è di circa 210mila euro, di cui 105mila coperti da contributo regionale.    L’Ufficio tecnico del Comune sta già eseguendo le operazioni necessarie. I primi interventi hanno riguardato la messa in sicurezza del sito. Manca dunque poco alla riqualificazione per la Fornace romana del II secolo a.C. Entro fine anno sarà tutto pronto.  Si tratta senza dubbio un’opera di restauro imponente che introdurrà nel circuito culturale del Garda l’intero complesso archeologico, riportato alla luce casualmente negli anni ‘80, durante gli scavi per una centralina dell’Enel.  Oggi a prendersi cura del sito archeologico lonatese e ad aprirlo, rendendolo visitabile su appuntamento, sono i volontari dell’Associazione lonatese La Polada (www.associazionelapolada.it). «Dopo una lunga fase progettuale – spiega Damiano Scalvini, della Polada – stanno iniziando i lavori per la sistemazione e l’adeguamento dell’antiquarium della Fornace romana di Lonato del Garda e per il restauro del monumento, a distanza di 25 anni dalla sua scoperta. Si tratta di interventi notevoli che puntano alla piena valorizzazione di questo monumento importantissimo (uno dei pochi del genere nel Nord Italia), per favorire, in futuro, una più facile e interessante fruizione al pubblico».

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