È ben vero che le montagne e i sentieri bresciani non hanno nulla da invidiare, per bellezza e varietà degli itinerari, a quelli del resto dell’arco alpino. Ciò non toglie che ogni anno si rendano necessari lavori di manutenzione per la loro salvaguardia e conservazione, in quanto custodi di tradizioni e di una storia dal valore inestimabile. Quello dei sentieri di montagna è un patrimonio importante anche dal punto di vista ambientale e turistico e, per questo motivo, in occasione della firma di un accordo tra la Provincia di Brescia e le sezioni bresciane dell’Associazione Nazionale Alpini (Ana), il presidente della Provincia di Brescia Alberto Cavalli ha sottolineato l’esigenza di «migliorare la qualità dei sentieri bresciani», che in alcuni casi si trovano in cattivo stato oppure malsegnalati, a discapito dei tanti escursionisti che ogni anno decidono di percorrerli. Al momento della firma, erano presenti Ferruccio Minelli, presidente della sezione Ana Valle Camonica, Daniele Peli, vice presidente Ana Brescia e Fabio Pasini presidente Ana Montesuello di Salò. La Commissione provinciale per escursionismo e sentieristica, espressione degli assessorati al Territorio, Turismo, Sport e Agricoltura, ha voluto affidare questo compito proprio agli alpini in quanto conoscitori privilegiati della montagna bresciana. Hanno le competenze, le qualità e, soprattutto, una presenza capillare sul territorio che nessun’altra associazione è in grado di eguagliare. Ne è nato dunque un rapporto di sinergia fissato dalla convenzione secondo la quale la Provincia di Brescia si impegna a stanziare all’Ana 75 mila euro del bilancio 2005 a sostegno della manutenzione ordinaria della rete sentieristica bresciana. Stando alle anticipazioni rese nella stessa sede del presidente Alberto Cavalli, e dell’assessore provinciale competente Aristide Peli, nel bilancio 2006, che verrà approvato in settimana, saranno stanziati altri 250 mila euro a sostegno dei tracciati. Più difficile da contabilizzare, ma altrettanto prezioso, è invece l’impegno e la passione umana con cui ogni giorno gli alpini si adoperano per la custodia di tale patrimonio. La rete sentieristica bresciana è da tempo sotto la lente d’ingrandimento dell’Amministrazione provinciale. In tal senso anche l’accordo con l’Ana si inserisce nel Piano sentieristico provinciale, approvato nell’agosto 2002, che definisce le linee di percorrenza della rete provinciale secondo criteri di accessibilità, pregio ambientale, valore paesaggistico, storico e culturale. Sono oltre un centinaio i sentieri di interesse provinciale, a cui si affiancano quelli regionali, tematici, della Resistenza e della Pace lombarda. Una grande ricchezza di cui però c’è ancora tanto da scoprire a partire dalla sua estensione Per questo motivo è stato affidato ad un’altra realtà, il Club alpino italiano (Cai), il compito di rilevare, attraverso specifici supporti informatici, il sistema sentieristico bresciano e di controllarne le condizioni per programmare i luoghi, i tempi e i metodi di intervento. Il 2006, inoltre, sarà l’anno di un altro importante accordo che avrà come attori le Province di Brescia e Trento per il recupero dei sentieri della Grande Guerra. Il progetto prevede il reperimento, oltre che dei tracciati dei sentieri, anche dei documenti e dei manufatti affinché possano essere riportati a conoscenza del pubblico. Vale la pena però di sottolineare ancora il ruolo dell’Ana. La presenza degli alpini sul territorio bresciano è da sempre forte e trascinante. Ne è conferma la massiccia presenza di penne nere (oltre 23 mila) legate alle tre sezioni bresciane dell’Ana (Brescia, Valle Camonica e Montesuello di Salò per il Garda e la Valsabbia), divise in 274 gruppi. Concretamente l’accordo con la Provincia andrà a supportare l’attività che da anni viene normalmente svolta dai vari gruppi di alpini, per motivi di salvaguardia ecologica e di prevenzione degli incendi, offrendo risorse utili ai tanti volontari e snellendo le numerose procedure burocratiche. La manutenzione ordinaria, in particole, consiste nella pulizia dalle sterpaglie e dai rami e nella pulizia dei canali di scolo dell’acqua. «Alcuni sentieri – spiegano gli alpini – necessiterebbero anche di manutenzione di tipo straordinario e cioè la creazione di muretti di contenimento attraverso l’incastro di pietre oppure di piccoli ponti». «Si tratta del lavoro che la gente di montagna ha sempre fatto – spiega Fausto Cazzanelli, segretario Ana Brescia – e che l’ammodernamento e l’abbandono delle montagne ha fatto perdere di vista». Ma, grazie anche a una politica tesa ad avvicinare i giovani al Corpo degli alpini, lo stesso Cazzanelli registra una risposta positiva di fronte ad iniziative legate allo sport, alla cultura, alla solidarietà e al ripristino dei sentieri. Intanto gli alpini bresciani si stanno preparando al 79esimo Raduno Nazionale che si terrà ad Asiago il 13 e 14 maggio, in omaggio al novantesimo anniversario dell’Ortigara. Per i bresciani è stata riservata una porzione di 20 mila metri quadrati del campo di aviazione per il posizionamento delle tende e delle attrezzature necessarie.
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Firmato l’accordo tra l’Amministrazione provinciale e le sezioni bresciane dell’Ana: l’impegno riguarda la manutenzione ordinaria. Incarico anche al Cai per una mappatura informatica della «rete» di percorsi