Incontro di amministratori, politici e tecnici al capezzale della Gardesana. L’appuntamento è promosso dal Comune di Limone e lo scopo è presto detto: trovare finalmente quei 300 miliardi necessari per dare una risposta definitiva al problema della sicurezza lungo il tratto di Statale 45 bis che corre tra Limone e Gargnano. L’appuntamento è in agenda nel pomeriggio di sabato. Vi parteciperanno i sindaci dell’Alto Garda, amministratori di Regione e Provincia, i vertici dell’Anas e alcuni parlamentari, tra cui un sottosegretario ai Lavori pubblici. «Con le opere di conclusione del tunnel realizzato tra Limone e Riva – spiega il sindaco di Limone, Martinelli – il problema è stato risolto per quanto riguarda il tratto trentino di 45 bis. Ma la questione resta drammaticamente aperta lungo la porzione di strada che costeggia il Garda bresciano. Ecco il perché del summit di sabato: trovare i soldi necessari per sistemare definitivamente la Gardesana». Il problema è prettamente finanziario. Ma non è di facile soluzione vista la cifra cospicua che si rende necessaria: si parla di almeno 300 miliardi. Impensabile, dunque, reperire i fondi a livello locale. Serve l’intervento del Governo. Proprio come accadde nel 1922, quando l’Amministrazione provinciale di Brescia ottenne dal Governo, grazie anche all’interessamento di D’Annunzio, un sussidio del 60% della spesa per realizzare il tratto di Gardesana che collega Gargnano a Riva. La strada fu inaugurata il 28 ottobre 1931, esattamente 80 anni fa. Ed oggi la 45 bis li dimostra tutti, palesando inadeguatezze insostenibili, sia sul fronte della percorribilità che su quello della sicurezza. Tra Gargnano e Riva, nel periodo estivo, transitano oltre 20mila veicoli al giorno, una mole di traffico che l’arteria, progettata in rapporto al traffico degli anni Trenta e Quaranta, non riesce più a sopportare. Il problema sicurezza è invece legato all’instabilità idrogeologica dei versanti montuosi a picco sulla strada, storicamente nota e palesata in modo inequivocabile dalle frane degli ultimi anni. Dopo quello attuato negli anni Sessanta, quando furono allargate molte gallerie, un altro, questa volta radicale, adeguamento del tratto viario si rende dunque improrogabile anche perché la 45 bis è l’asse portante della florida economia turistica dell’intero Garda bresciano. Gli operatori economici lo vanno dicendo da tempo, così come gli amministratori locali. Resta l’ostacolo del reperimento dei 300 miliardi necessari per attuare le opere già progettate, tra le quali una nuova galleria naturale a Forbisicle, tra lo svincolo per Tignale e Campione, uno dei tratti più delicati della Gardesana. Se ne parlerà sabato, ma intanto gli utenti della Gardesana continuano a vivere il disagio di una strada che sembra un cantiere. Ricordiamo che in questi giorni si transita a singhiozzo a Forbisicle per opere di messa in sicurezza del versante montuoso. Nell’area dell’intervento, al chilometro 93, è possibile transitare soltanto per quindici minuti ogni ora. Gli orari di chiusura sono i seguenti: dalle 7.15 alle 8; dalle 8.15 alle 9; dalle 9.15 alle 10; dalle 10.15 alle 11, dalle 11.15 alle 12.30, dalle 14 alle 15; dalle 15.15 alle 16; dalle 16.15 alle 17 e dalle 17.15 alle 18. Nelle ore serali e notturne il traffico può scorrere regolarmente, così come il sabato pomeriggio e nelle giornate festive. Il cantiere è stato aperto lo scorso 8 ottobre e si spera di poterlo chiudere entro il 15 novembre, anche perché a partire da quella data è previsto il blocco totale del transito tra Riva e Limone fino al 15 dicembre. Si devono realizzare le opere di completamento della galleria inaugurata lo scorso luglio.
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Sabato a Limone del Garda l’incontro tra gli amministratori di Comuni, Provincia, Regione ed un sottosegretario del Governo. Servono 300 miliardi per sistemare una volta per tutte la strada della riviera bresciana del Benaco Berlusconi
Gran consulto al capezzale della Gardesana
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