Il cervellone turistico MP web sfornerà dati a puntate. Ormai l’estate è finita, ma solo tra una decina di giorni sarà possibile conoscere l’indice, parziale, di gradimento del lago di Garda. Ai primi di ottobre, infatti, Antonio Pastorello, vicepresidente della Provincia e assessore al turismo, convocherà un incontro a Verona, ai Palazzi Scaligeri. Intanto ci tiene a far sapere che il trend è ovunque positivo e soddisfacente: dalla Riviera degli Olivi alla montagna, dalla pianura alla città. Ancora niente numeri però.Il ritardo rispetto alle normali statistiche è stato causato dalla messa apunto del nuovo sistema informatizzato di gestione dati, che dipende direttamente da Venezia, direzione turismo, di cui è responsabile Paolo Rosso. «Stiamo caricando il programma che la Regione ha dato alle Province», spiega Pastorello, «e stiamo immettendo senza sosta i dati fornitici dagli operatori. Anche su nostra sollecitazione, sono già disponibili per cui, su questa base, possiamo intanto annunciare che le proiezioni sono positive per tutto il veronese». E aggiunge: «Abbiamo chiesto ai vari uffici Iat di redigere una relazione dettagliata. Per questo dico che arrivi e presenze sono stati molto buoni».Pastorello ribadisce: «Sul lago c’è stato un vero e proprio boom che ha certamente alimentato la bilancia commerciale dell’intero comparto. Nelle previsioni dello scorso anno puntavamo a superare i 10 milioni di presenze e sembra che l’obiettivo sia stato raggiunto. Anche la Pianura, l’Est veronese e la montagna hanno riscosso successo», dice, facendo notare che ha contribuito il bel tempo, sì, ma anche il ruolo di controllo esercitato dalla Provincia sulla qualità delle strutture ricettive e il dialogo con gli operatori coinvolti nel tavolo permanente per il turismo, ormai avviato da due anni.Se comunque in autunno si saprà come è andata a luglio, il punto sull’intera stagione si farà dopo Natale. «Il problema dei ritardi è stato determinato dal fatto che il sistema informatico della Regione è partito proprio quando la stagione turistica 2007 stava iniziando. Ma ribadisco che stiamo lavorando a pieno ritmo per recuperare». Ci pensano gli addetti della società Ufficio Provincia e Turismo, il cui ruolo, oltre che elaborare dati forniti dagli operatori locali nei loro alberghi, campeggi, bed & breakfast, pensioni, appartamenti e residence, è anche di garantirne il controllo.Le aree turistiche avranno contorni ben precisi: Est Veronese, lago di Garda e Baldo, Lessinia, pianura, Valpolicella e Verona città d’arte. «Sono cioè aree affini o per collocazione geografica, o per somiglianza o nelle attrattive artistiche architettoniche, culturali e storiche. Sulla base di questo criterio, secondo noi, i numeri possono acquistare maggiore significato e suggerire anche eventuali nuove strategie agli addetti ai lavori», conclude Pastorello.Pastorello negli ultimi tre anni ha spinto molto per offrire ai turisti anche itinerari meno noti, attraverso «La provincia da scoprire», e il «villaggio itinerante», con tutto il materiale disponibile nei 21 Iat presenti sul territorio.
!
La statistica non può confermare quello che è il polso di operatori e Iat: colpa del sistema informatico regionale ancora in rodaggio