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Il sindaco Castellani in polemica con Coldiretti ricostruisce le tappe della vicenda. L’iter per il riconoscimento della denominazione di origine protetta iniziò nel ’96

«I marroni Dop, una nostra conquista»

La gazzetta ufficiale dell’Unione Europea, in data 12 novembre 2003, lo mette nero su bianco: il marrone di San Zeno è iscritto al registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette. Viene assegnato, dunque, il marchio dop alle castagne del Baldo. La fascia compresa nella delimitazione del territorio di origine protetta è tra i 250 ed i 900 metri sul livello del mare. Include i comuni di Brentino Belluno, Ferrara di Monte Baldo, Caprino Veronese, Costermano, Brenzone e San Zeno di Montagna. Si è arrivati all’importante certificazione grazie a un iter burocratico durato anni e dal cammino difficile e tortuoso. I principali protagonisti della storia del marrone sono stati i castanicoltori del Monte Baldo, che hanno avuto il sostegno finanziario e istituzionale del Comune di San Zeno e della Comunità del Baldo. Il sindaco di San Zeno, Cipriano Castellani, ci tiene a sottolineare che i meriti dell’importante riconoscimento sono da attribuire innanzitutto a questi protagonisti della vicenda. «Ed anche», precisa Castellani, «all’ingegner Giacomo Peretti e al professore dell’Università di Verona, Pietro Berni, i quali con grande professionalità hanno contribuito all’importante traguardo. La Coldiretti è stata di sostegno per la costituzione e la gestione dell’associazione castanicoltori, ma solo questo». «Sono rimasto sorpreso e un po’ risentito», prosegue Castellani, «dal tono del comunicato stampa della Coldiretti, che accomunava il marrone del Mugello, la castagna del Monte Amiata e di Montella, il marrone di Castel del Rio con il marrone di San Zeno, senza mettere in risalto la differenza tra dop e igp (indicazione geografica protetta). Il marrone di San Zeno ha ottenuto un riconoscimento molto più importante con il marchio dop rispetto alle altre aree citate che invece sono igp, di valenza decisamente inferiore». Polemiche a parte, rimane l’orgoglio della terra di appartenenza del sindaco di San Zeno di Montagna, che ha visto premiato il prodotto dei coltivatori del proprio territorio, con uno dei più ambiti riconoscimenti della comunità europea. L’associazione castanicoltori del Monte Baldo è stata costituita nel 1995, presidente Giacomo Peretti. Nel 1996 prima tappa a Roma, al ministero delle Politiche agricole, che attesta le 10 caratteristiche peculiari del marrone di San Zeno per ottenere la denominazione di origine protetta e non il riconoscimento minore di indicazione geografica protetta. Nella domanda è stata adottata la documentazione con allegate ricerche anche storiche realizzate con la collaborazione del professore Pietro Berni dell’Università di Verona e finanziati dalla Comunità del Baldo e dal Comune di San Zeno. Nel 1999, la Regione Veneto ha organizzato un’audizione alla Camera di commercio per esaminare la proposta disciplinare di produzione. Nel 2000 la Regione ha acquisito e approvato il disciplinare e lo ha inviato al ministero delle Politiche Agricole e Forestali. Nel giugno del 2001 il ministero ha organizzato l’audizione pubblica in Ca’ Montagna a San Zeno. Nell’ottobre 2001, il ministero ha inviato il disciplinare alla Comunità europea, depositaria dei riconoscimenti. Nel febbraio 2003 l’Unione europea pubblica sulla Gazzetta ufficiale il disciplinare di produzione mettendolo in inchiesta pubblica per tutti gli Stati membri, per sei mesi. L’11 novembre 2003, l’Unione europea pubblica sulla Gazzetta ufficiale: «La dop Marrone di San Zeno è stata iscritta nel registro delle denominazioni di origine protette e delle indicazioni geografiche protette». Queste le caratteristiche peculiari del marrone dop: la pezzatura, il campo di esistenza è compreso tra 50 frutti per chilo e 120 (range); colore del pericarpo (buccia); sbucciabilità; sbucciabili-tà della pellicola interna; penetrazione della pellicola interna; untuosità della massa cotiledonare; rugosità esterna della massa; consistenza della massa; colore della massa; sapore (gradevolmente pastoso).

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