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Contestato il percorso del campionato di ciclismo perché lontano dal paese Tomassetti: «Solo la partenza sul lungolago garantisce immagini d’effetto»

I mondiali non piacciono al regista Rai

Giancarlo Tomassetti non ci sta. Il regista per le trasmissioni Rai dei mondiali di ciclismo, manifestazione in programma nel settembre del 2004 nel centro lacustre, ha avanzato più di una perplessità dopo aver preso visione del luogo di partenza delle cinque gare a cronometro. La scelta di Piazzale Gramsci, decretata dall’Unione ciclistica internazionale, lascia l’amaro in bocca al professionista che già guidò le telecamere della Rai durante le corsa iridata del 1999, a Verona. Decisamente anonima e povera scenicamente appare infatti la piazzetta a pochi metri dal campeggio comunale, lontana dal centro storico. Esattamente il contrario del sito di partenza previsto precedentemente, sul lungolago Lenotti, a fianco del porto, e di colpo accantonato dopo l’ultima uscita della commissione internazionale capitanata dall’irlandese Pat Mc Quaid. Una decisione, quella del cambio, ponderata, che poggia su solide motivazioni, prima fra tutte la sicurezza dei corridori a duro repentaglio in caso di pioggia, considerato il porfido e le lastre di marmo che ricoprono le vie del centro storico. Ma non solo. Il passaggio dei corridori per le strette stradine di via Manzoni, Piazzetta Betteloni, Corso Carducci e Borgo Garibaldi penalizzerebbe il pubblico, oltre alle attività commerciali presenti lungo il reticolo di viuzze del paese. Per non parlare dei problemi di logistica delle auto al seguito dei corridori. Motivazioni valide e difficili da smontare, ma che tolgono alla televisione la possibilità di mandare in eurovisione immagini di grande impatto e bellezza. E per Tomassetti «l’obiettivo è immergere il ciclismo nel paesaggio, nella storia, nella cultura del lago». Solo così si potrà confezionare un prodotto unico, in grado di esaltare lo sforzo del corridore al pari della bellezza del posto. Ed è tra una chiacchiera e l’altra con il sindaco Armando Ferrari e il coordinatore tecnico Battista Cailotto che è emerso il sogno del regista di far riprendere dalle telecamere montate sull’elicottero (saranno tre quelli presenti durante le gare) i ciclisti sfrecciare sul lungolago, con la loro sagoma proiettata sulle limpide acque del Garda. Solo un sogno? «Staremo a vedere», afferma con il consueto pragmatismo Cailotto. «Intanto abbiamo chiesto a Tommassetti di fornirci una sua relazione dettagliata che verrà successivamente analizzata in una riunione tecnica con attorno ad un tavolo i responsabili della televisione e la delegazione Uci. Non sussistono problemi invece per il percorso con le telecamere fisse, che verranno dislocate anche a Caprino in località Platano». Cailotto conferma infine che al 90 per cento i mondiali del 2004 inizieranno lunedì 27 settembre e non il martedì, per inserire al giovedì un giorno di riposo utile al trasferimento dei mezzi Rai da Bardolino a Verona.

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