La fiera Montebaldina torna per cinque giorni a vivacizzare la capitale del Baldo. A dare il via al potpourri di concorsi, mostre, rassegne di notevole richiamo resta di principio la solenne pratica del «Perdon d’Assisi» alle 18 di domani nella basilica di Santa Maria Maggiore. Questo a ricordare la cerimonia, che risale nientemeno al 1636, quando a Caprino si insediarono, sul colle ora occupato dall’ospedale, i frati Cappuccini. Una cerimona che consiste ancora oggi, però estesa anche alle chiese non francescane, nel lucrare l’indulgenza plenaria a suffragio dei defunti con la visita ad una chiesa accompagnata da preghiere e pratiche sacramentali. Privilegio che in tempi lontani esteso alla chiesa parrocchiale eretta nel 1769 da Adriano Rossi sul luogo di un preesistente edificio religioso dedicato a Santa Maria, non mancò di richiamare «sempre un gran numero di pellegrini da tutto il Veronese ed anche da province limitrofe nella giornata del 2 agosto dedicato a questa devozione.» «Fu così che i caprinesi, unendo il sacro al profano » sottolinea il sindaco Maria Teresa Girardi ,« si fecero in quattro per ospitare i numerosi fedeli provenienti da tutta la zona baldense, dal lago di Garda e dalla Val d’Adige e dal Basso veronese, vendendo loro i frutti della terra e le vacche grasse». Queste le origini sacre e popolari di una fiera ripropostasi nei secoli, in quanto nata nel 1753, con evoluzione dal settore agricolo a quello industriale e commerciale. Quindi vetrina delle attività economiche locali, ma anche di promozione artistica con in primo piano le associazioni del volontariato, la biblioteca, il museo comunale e la Comunità del Baldo, la Pro loco e la Confartigianato e il Comune caprinese. La giornata clou della fiera è venerdì con l’inaugurazione ufficiale alle 18, nella sala consiliare di Palazzo Carlotti, della 249ª edizione e l’assegnazione dei premi «Citta di Caprino» e l’apertura delle mostre varie: da quella del concorso nazionale di pittura estemporanea a quella delle scuole di Caprino, dal concorso di Arti visive a tema libero a quella di artisti a invito «Sguardi incrociati», dalla mostra filatelica, numismatica e Telecarte a quella di cartoline d’epoca di Caprino e naturalmente alle mostre di agricoltura, industria e commercio. La fiera è anche occasione per la presentazione al pubblico (sabato in località Platano) del progetto piazzetta Platano e apertura «Percorso del marmo». Domenica mattina invece ai giardini di Piazza Unità d’Italia, la prova attitudinale di ricerca dei tartufi a cura dell’Associazione tartufai del Monte Baldo veronese e la rassegna campanaria. Nel pomeriggio invece quello di arti e mestieri di un tempo in costumi d’epoca e mostra sulla «polenta» con la partecipazione straordinaria di Giorgio Gioco e degustazioni. Cinque serate all’insegna della musica, del ballo liscio, del saggio di chitarra del Gruppo parrocchia di Lubiara, con finale lunedì alle 23.45 di grande spettacolo pirotecnico, «La Pirofantasia Fireworks». Durante tutta la manifestazione grande parco divertimenti e chioschi con specialità enogastronomiche.
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Torna l’antica fiera, vetrina delle attività economiche locali e di promozione turistica. Agricoltura, artigianato musica e vari concorsi
Il Baldo espone le sue bellezze
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