È stato presentato ieri, a Gardone Riviera, nella sede della Comunità, «Il lago di Garda», una guida storico-artistica di Giorgio Vedovelli, frutto dell’unione di tre Case editrici: Il Sommo Lago (Trentino), Cierre (Verona) e Grafo (Brescia). Raro trovare, nel campo editoriale, una simile comunanza di idee e di intenti. «Un lavoro iniziato tre anni fa – sottolinea l’autore -. All’inizio le ambizioni erano limitate. Ho approfondito anche le mie conoscenze, in una sorta di arricchimento personale. La materia è vastissima, ma grazie ai continui controlli sul territorio abbiamo effettuato una ricerca seria. L’indagine si è addentrata nell’entroterra: colli storici, monte Baldo, Valsabbia. L’apparato iconografico è significativo. Le foto sono a colori, quasi tutte inedite». Afferma il presidente della Comunità, Giuseppe Mongiello: «Tre delle migliori case editrici si sono unite in uno sforzo da apprezzare. È l’ultima di una serie di guide interessanti. Ciascuna ha le proprie caratteristiche. Questa si differenzia in modo particolare per l’aspetto storico-artistico. Una lettura piacevole, con finestre che propongono aspetti suggestivi, ma non per questo meno affascinanti. Ricordo, ad esempio, i parchi divertimenti, le incisioni rupestri, l’uccellagione, le sagre. Anche le colline moreniche mantovane sono inserite in un particolare percorso. La guida è rivolta soprattutto a quanti vogliono approfondire e capire quanto sta oltre la facciata. Il lago non è solo un luogo di vacanza ma è ricco di storia e di una serie di culture». Trecentosessantotto kmq di superficie, lunghezza massima 51,5 km, larghezza 17,5, perimetro 125 km, livello delle acque 65 metri, profondità massima 346, al largo di Castelletto di Brenzone, temperatura media dell’aria 13 gradi, quella dell’acqua 12, tempo teorico di rinnovo quasi 27 anni. Si apre con questa scheda il lavoro di ricerca, che sottolinea come, sul lago, esista il fiume più corto d’Europa: l’Aril, a Malcesine, lungo appena 173 metri. Una miniera di notizie, che partono dall’isola Borghese, puntano su S. Biagio (l’isola dei conigli), passano vicino alle Trimelone e finiscono all’isola di Sogno. Sulle rive vivono oggi circa 130 mila persone, concentrate nella parte meridionale, dove si trovano i centri maggiori (Peschiera, Desenzano, Salò, Bardolino, Garda). Cittadine che, come pure Riva e Malcesine, hanno avuto origine dallo sviluppo di antichi centri portuali. Gli altri centri minori della costa basavano invece la loro economia soprattutto sulla pesca o, nel caso dei borghi sulle alture, sull’agricoltura e le attività silvo-pastorali. La guida, di 210 pagine, fresca di stampa, è in vendita a 28 mila lire. Vedovelli è un insegnante veronese. È nato a Torri, dove vive. Fondatore del Centro studi per il territorio benacense, attualmente dirige il Museo del Castello scaligero del suo paese. Collabora con l’Università di Perugia per l’Atlante linguistico dei laghi italiani ed è autore di numerose pubblicazioni sulle tradizioni popolari, sulla storia e, soprattutto, la pesca. La guida mira a far conoscere bellezze paesaggistiche, i monumenti più noti, dando l’immagine di un unicum irripetibile. Propone la storia dei paesi e delle contrade, le manifestazioni (castelli, grandi ville, affreschi votivi delle chiesette di campagna), il lavoro e la stessa gastronomia. Quest’ultima parte presenta anche ricette ricche di fascino, ed è stata curata da Gianluigi Miele.
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Presentato a Gardone il nuovo libro sul lago, frutto dell’impegno di tre editori
Il Benaco che non t’aspetti: una guida per capire il lago
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