Cambio della guardia al vertice della Polizia locale di Salò. Il comandante Sandro Morandi, classe ’42, va in pensione e gli subentra il 36enne Stefano Traverso. Originario di Quistello, in provincia di Mantova, Morandi ha iniziato come carabiniere a Bolzano. Nel ’67 ha preso servizio a Salò. Allora i vigili urbani si potevano contare sulle dita di una mano, e controllavano quasi esclusivamente la circolazione delle automobili. Adesso il numero è cresciuto, e i compiti sono diventati innumerevoli: i sopralluoghi nei cantieri edili, i sequestri di merci e veicoli, l’educazione stradale nelle scuole, gli accertamenti in negozi e pubblici esercizi, la verbalizzazione di denunce presentate dai cittadini, le indagini giudiziarie, ecc. In questi 37 anni sul lago di Garda, nello stesso luogo (crediamo si tratti di un piccolo record di durata), Morandi ha gestito una serie di trasformazioni: dalla viabilità alla creazione dei parcometri, dagli spostamenti del mercato settimanale (le 204 bancarelle di piazzale Martiri della Libertà, che in passato erano sul lungolago) ai controlli nei vari settori: le costruzioni, gli spazi pubblici occupati da bar e ambulanti, i motoscafi e le boe a lago. Ha collaborato in maniera puntuale al regolare svolgimento delle manifestazioni: sportive, religiose, musicali, ecc. È riuscito a far scorrere il traffico senza installare un semaforo (l’unico è nella frazione di Villa, per limitare la velocità di camion e automobili), e a creare un gruppo di uomini specialiazzita nei diversi campi: il competente per l’urbanistica, quello per il commercio, i pubblici esercizi, e così via. D’estate, i servizi di pattugliamento sul territorio, assieme a Gardone Riviera e Toscolano Maderno, in modo da coprire la fascia oraria dalle 7 del mattino alle 2 di notte. «Mi ritirerò a coltivare un pezzo di terra, dalle parti di Gaino. Come Cincinnato – dice scherzosamente -. E mi dedicherò all’arte». Nel corso di una cena festosa, ha ricevuto in dono uno splendido quadro di Luisa Bonometti. Stefano Traverso, sposato, un bambino, è cresciuto nel gruppo, e la sua promozione rappresenta una soluzione condivisa da tutti i colleghi. Nel marzo 2003 Traverso è balzato alla cronaca per avere salvato una signora milanese, caduta accidentalmente nel golfo. Toltosi il cinturone con la pistola, si tuffò nell’acqua gelida e la portò in salvo tra gli applausi della gente. Ricevette l’encomio solenne da parte dell’amministrazione comunale. «Stefano si è sempre distinto per lo spirito di collaborazione e le qualità umane – disse il sindaco Giampiero Cipani, nel corso di una cerimonia solenne -. Ha imparato a essere generoso e altruista con gli scout. Qualità che ora mette in pratica quotidianamente. Tiene ad esempio corsi con i ragazzi delle scuole, spiegando il modo migliore di circolare per strada. E, nel tempo libero, opera con i sub dei Volontari del Garda. Gli conferiamo questo riconoscimento con grande piacere, e lo ringrazio a nome di tutti». Lo stesso comandante Morandi ricordò come, il 9 marzo, Traverso «non fosse nemmeno in servizio. Si disputava il Rally automobilistico del Garda, e lui volle essere ugualmente presente, affinchè le cose andassero per il verso giusto». Per quell’atto Stefano ha ricevuto a Savona il premio di merito 2003 assegnato a livello nazionale agli alpini (in armi o in congedo) che si sono distinti coraggio o di solidarietà. La motivazione: «Un chiaro esempio di alto senso del dovere umanitario, che fa del caporal maggiore Traverso un vanto per la nostra associazione».
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Cambio della guardia da oggi alla Polizia locale. Sandro Morandi cede lo scettro del comando a Stefano Traverso
Il «capo» va in pensione dopo 37 anni di servizio
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