lunedì, Aprile 29, 2024
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Laganà alle prese con Tav, variante alla statale 11 e vendita dell’ex comando di presidio «Non farò scelte politiche»

Il commissario: «Sono qui per garantire i servizi ai cittadini»

Il commissario straordinario Maria Rosaria Laganà ha iniziato già dal pomeriggio di lunedì a prendere visione degli incartamenti e delle pratiche del Comune che dovrà gestire sino alla elezioni amministrative previste per la prossima primavera, nel periodo compreso tra i mesi di aprile e giugno. Il funzionario della Prefettura, attualmente impegnata nell’ufficio servizio elettorale e rapporti con enti locali, è alla sua seconda esperienza come commissario straordinario: la prima è stata a Ronco all’Adige, dove è rimasta per quasi un anno. Anche per Peschiera si tratterà di un periodo abbastanza lungo, durante il quale «il mio incarico sarà quello, come previsto dalla legge, di garantire la gestione degli affari ordinari», ha sottolineato, «il che significa assicurare continuità ai servizi che l’ente comunale deve offrire ai propri cittadini. Questo non esclude che vi siano situazioni che, se non trattate, comporterebbero un danno e che quindi saranno seguite ma», precisa, «sempre e solamente per quanto concerne gli aspetti tecnici amministrativi ed esulando da quelle che sono scelte di tipo politico che competono esclusivamente alle amministrazioni elette dai cittadini». Il commissario è naturalmente informato anche dei problemi rimasti in sospeso: tra tutti, l’Alta Velocità e la variante alla statale 11, per le quali vi dovrebbero essere le Conferenze di servizio a Roma entro l’anno, e la Palazzina storica per la quale la Consap, società incaricata della vendita dei beni del demanio, ha già espletato l’asta con relativo vincitore e per la quale si attende il parere della Soprintendenza come ultimo freno alla formalizzazione della cessione. «Sono vicende che conosco, anche come cittadino e non solo come funzionario della Prefettura», sottolinea la Laganà precisando però che «si tratta di una conoscenza non sufficientemente approfondita al punto da poter dire, ora, in che modo le affronterò. Non ho ancora avuto il tempo materiale per aprire i fascicoli relativi a questi progetti: una volta che l’avrò fatto, valuterò caso per caso, insieme alle persone preposte a questo che già operano nel Comune, il da farsi». Una gestione provvisoria e ordinaria, come ribadito dal commissario, ma che non mancherà di seguire anche tutte le pratiche che sono a garanzia e a difesa «dell’interesse superiore della collettività», pratiche che potrebbero essere già state avviate dall’amministrazione appena conclusa e per le quali Laganà farà quanto occorre «affinché non vi siano rallentamenti o ritardi ma di fronte alle quali mi fermerò laddove si entra nell’ambito delle scelte non più tecniche ma discrezionali e politiche in senso lato, che non mi competono». Tra gli atti che saranno predisposti vi sarà anche il bilancio «che va fatto in quanto documento contabile necessario per affrontare, ad esempio, le spese della gestione ordinaria dal primo di gennaio del 2004. Anche in questo caso», ribadisce Laganà, «si tratta di operare le scelte per garantire alla cittadinanza i servizi che vanno assicurati in forma assoluta; diverso è per le spese necessarie ad altro tipo di programmazione la quale compete solo alla futura amministrazione». Garanzia dei servizi, dunque, ma senza bypassare in alcun modo la futura amministrazione: questo l’impegno del funzionario che conta di essere a Peschiera almeno tre giorni alla settimana, con la conferma del lunedì mattina per il ricevimento del pubblico. E se il commissario ha già deciso di lasciare l’appuntamento di domenica, alle 10, con l’inaugurazione ufficiale della nuova scuola elementare del capoluogo in località Porto Vecchio, nulla è dato sapere ancora su ciò che può essere fatto, al di là dell’intervento e della decisione della Soprintendenza per i beni architettonici, per evitare la cessione della Palazzina storica. La notizia dell’asta di Roma ha, peraltro, suscitato indignazione tra i cittadini per i quali l’immobile è una sorta di simbolo del paese: la palazzina, sede del Comando del presidio di Peschiera fortezza austriaca, è definita storica per aver ospitato, l’8 novembre 1917, l’incontro nel quale, dopo la disfatta di Caporetto, venne decisa la difesa sul Piave, risultata decisiva per l’esito della Prima guerra mondiale. Tra qualche giorno, dopo l’approfondito esame del carteggio intercorso sia con la Consap che con la Soprintendenza sulla vicenda, si saprà se e quali margini vi siano per un intervento in merito anche da parte del Comune.

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