Il Comune stanzia 300 milioni

Urbanistica e lavori pubblici sono al centro del Consiglio comunale di Lonato, in programma domani alle 20,30 nella sala Celesti. Tra gli argomenti all’ordine del giorno alcune varianti al Piano regolatore generale, il Piano di lottizzazione Pozze 2. Ma non solo: il Consiglio discuterà anche dell’assestamento del bilancio di previsione per l’esercizio finanziario 2001, di modifiche e le integrazioni del programma dei lavori pubblici per il triennio 2001-2003. Prevista anche la discussione di alcune interpellanze presentate dalle opposizioni. Tra le modifiche al capitolo lavori pubblici è previsto un intervento più cospicuo sull’immobile comunale di via Zambelli, che fino all’anno scorso ospitava gli uffici del registro e delle imposte. Gli sportelli sono stati trasferiti nell’ufficio unico delle entrate nel centro «La Rocca», in località «La Piena» alle porte di Lonato. «La ristrutturazione di questo immobile era prevista da tempo – spiega l’assessore ai Lavori pubblici, Emilio Baresi – Il piano superiore sarà interamente riservato al Giudice di pace, che lascerà così la sede dell’ex pretura; al piano terra troveranno spazio le molte associazioni che quotidianamente chiedono al Comune spazi adeguati. «Rispetto al progetto originario, le opere eseguite saranno decisamente maggiori. Metteremo a norma l’impianto elettrico e quello idraulico. Inizialmente avevamo previsto lavori solo per i locali del Giudice di pace». Il costo totale: 300 milioni, contro i 200 milioni inizialmente preventivati. Le opere supplementari faranno felici innanzitutto i circoli culturali: con spazi ad hoc, il loro futuro è meno incerto. Niente di deciso, al contrario, per i lavori di rifacimento del cavalcavia della statale 668, appena dopo la frazione Filatoio. Per poter realizzare la corsia di emergenza dell’autostrada, la società Serenissima da tempo ha deciso di abbattere il ponte che la sovrappassa, allungandolo di una decina di metri. I lavori, già appaltati, dovrebbero partire tra poche settimane: «Non sappiamo ancora la data precisa di apertura del cantiere – dice l’assessore Baresi -: i contatti con la società sono comunque continui. Quello che a noi soprattutto preme, sono gli interventi che la Serenissima dovrà fare a proprie spese per la viabilità alternativa, in modo di limitare i disagi al minimo».