sabato, Maggio 4, 2024
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Anche le scuole elementari del dinamico «Rione» di Riva - è il Degasperi, ovviamente - hanno inserito quest'anno, nell'orario scolastico normale, l'insegnamento del dialetto, in particolare nelle terze, quarte e quinte classi.

Il dialetto si parla anche sui banchi

Anche le scuole elementari del dinamico «Rione» di Riva – è il Degasperi, ovviamente – hanno inserito quest’anno, nell’orario scolastico normale, l’insegnamento del dialetto, in particolare nelle terze, quarte e quinte classi.E l’apprendimento viene incentrato su un tema di attualità, che ha molti risvolti letterari, scientifici e morali non solo per gli scolari, l’anno internazionale delle montagne, quelle montagne che nella «Busa» più che altrove, con l’aiuto del lago, hanno sempre protetto e aiutato, come pure oggi, la vita dei fortunati abitatori.E tutto ciò viene spiegato agli alunni mentre si leggono le poesie di Giacomo Floriani ed altri cantori delle nostre montagne e del lago di Garda: sottolineando, s’intende, tutti i valori spirituali e la saggezza proverbiale degli antenati. Nello stesso tempo gli scolari si dedicano all’analisi delle espressioni e dei vocaboli idiomatici, imparano a trasporre dal dialetto all’italiano e viceversa, ad interpretare graficamente le liriche, a disegnare le montagne della «Busa»; e naturalmente a recitare, anche in un atto unico predisposto a fine corso con l’ausilio dei proverbi dei «nossi veci».Saranno effettuate inoltre delle proiezioni di diapositive con il raffronto fra le nostre montagne «dolomitiche» e quelle in giro per il mondo ed anche audizioni di canti corali su testi dialettali. Alla fine dell’anno scolastico verrà organizzata una serata con i genitori, in cui gli alunni dovranno dimostrare come e quanto hanno appreso, con dizioni, recita teatrale, esposizione di disegni e canti. A conclusione si esibirà un «coro di montagna». Ideatore del programma e insegnante è ancora una volta Enrico Rossaro, poeta e scrittore egli stesso, con molteplici attività al suo attivo. Coordinatore il maestro Marino Michelutto con la collaborazione di insegnanti particolarmente sensibili all’iniziativa. Anche le famiglie hanno subito offerto il loro appoggio e ci sono già dei papà e dei nonni che seguono da vicino i figlioli-nipoti e già li hanno portati a vedere «la mè baita» di Giacomo Floriani a San Pietro.

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