giovedì, Maggio 2, 2024
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Chi ha deciso di affondare il Tenace nel golfo? Inquina?

Il lago usato come pattumiera

Non poteva sfuggire all’attenzione del dottor Paolo Barbagli, battagliero presidente del gruppo ambientalista Amici della Terra (che evidentemente sono amici anche…dell’acqua), la fine non proprio gloriosa del pontone Tenace, fatto affondare un paio di settimane fa nel golfo di Riva. Ma come – chiede Barbagli non senza buoni argomenti – il «pubblico» scarica a lago quel che gli pare e poi punisce (giustamente) chi lo usa per sgomberare la cantina? Ma ecco tutte le considerazioni di Barbagli.«29 marzo 2001: il pontone Tenace, costruito per la scuola sommozzatori dell’istituto tecnico Rossi a porto S. Nicolò e poi usato dal Comitato manifestazioni rivane come base di lancio per i fuochi d’artificio per la Notte di Fiaba, viene affondato con grande dispiegamento di mezzi (il traghetto Tonale, una motovedetta dei vigili del fuoco, alcuni sommozzatori) nel tratto di lago fra punta Lido e il molo della Fraglia. Affondamento decretato, da Comune e Provincia dopo che, privo di manutenzione e ormeggiato davanti all’attracco del Lido, si era inclinato e posato sul fondo a pochi metri dalla riva, impedendo l’uso del pontile alla Navigarda. Con ciò decretando anche che vi sono due pesi e due misure, in tema di cose ormai inutilizzate e immondizie: ciò che per un singolo privato, sorpreso a gettare nel lago per esempio un vecchio frigorifero o un sacchetto di rifiuti, è giustamente un reato perseguibile, diventa lecito quando interviene il pubblico, anche in presenza di rifiuti (che questo ormai era diventato il pontone) di alcune tonnellate. Sorgono alcune domande: 1) se la proprietà del pontone, come sembra, era del Comitato, peraltro benemerito, non era compito del Comitato recuperarlo e conferirlo, magari opportunamente smembrato, agli appositi centri di raccolta o discariche? 2) a carico di chi (Navigarda, Comune, Provincia, Comitato) sono state poste le sicuramente ingenti spese per l’affondamento? 3) siamo proprio sicuri che il pontone, usato per anni come base di lancio per fuochi d’artificio e quindi con ogni probabilità «sporco» del materiale usato per i botti, sia assolutamente inerte e innocuo per l’equilibrio ambientale del lago e per la sicurezza dei bagnanti? 4) è proprio esteticamente ininfluente, ai fini turistici, intravedere un pontone su un fondale di circa 20 metri di profondità (questa è la profondità dove è adesso il pontone) a pochi metri dalla riva di una cittadina turistica come Riva? 5) in base a quali normative, e da quale autorità del Comune e della Provincia, è stato permesso tale affondamento?Per finire, un dubbio: ma il Garda, almeno nel tratto antistante Riva, tra pontoni e sassi misti a detriti, dal 5 aprile scaricati con frastuono per creare un inutile «rilevato a protezione della sponda del lungolago d’Annunzio» (così titola in burocratese il progetto sfornato con una velocità da centometrista), è diventato un’enorme pattumiera?»

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