domenica, Maggio 28, 2023
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Il ministro Lollobrigida in visita a Lonato del Garda

Una mat­ti­na­ta nel ter­ri­to­rio lonatese per il min­istro all’A­gri­coltura Francesco Lol­lo­b­rigi­da quel­la vis­su­ta ieri. Una sua parte­ci­pazione al Con­veg­no del­la , con il pres­i­dente nazionale e poi vista in grande stile alla Gar­da Lat­te dove ad accoglier­lo il pres­i­dente con parte dei soci ed alcune maes­tranze. Del grup­po anche il pres­i­dente del   con il diret­tore Ste­fano Berni, il sin­da­co di Lona­to Rober­to ed il pres­i­dente Coldiret­ti, il lonatese Ettore Pran­di­ni.

Nat­u­ral­mente fra i pre­sen­ti anche Gar­dan­otizie (che vi pro­pone alcune immag­i­ni del­l’in­con­tro), con foto “ph ldp” ed inter­viste.

 

Ecco l’in­ter­vista al min­istro a cui seguirà quel­la in video:

Francesco Lol­lo­b­rigi­da, min­istro del­l’A­gri­coltura, oggi in visi­ta a Gardalat­te, non solo a Gardalat­te ma anche a Lona­to con la Coldiret­ti. Min­istro, sta vis­i­tan­do una realtà impor­tante per la Lom­bar­dia, per la zona qui del , una realtà nata nel ses­san­tot­to e che si è svilup­pa­ta a pieno piano negli anni por­tan­do a dei liv­el­li che poi mag­a­ri il pres­i­dente ci dirà. “Un’ec­cel­len­za ital­iana, un’ec­cel­len­za dal­l’ss­port soprat­tut­to difend­en­dola dal­l’ag­gres­sione di prodot­ti che non c’en­tra­no niente con la qual­ità ital­iana e che invece purtrop­po sot­to men­tite spoglie ten­tano di ingannare le per­sone, quelle che ven­gono defin­i­ti i con­suma­tori che in realtà sono delle per­sone, uomi­ni e donne che han­no dirit­to a man­gia­re bene e noi ital­iani sap­pi­amo pro­durre meglio di altri, sap­pi­amo trasfor­mare, ci por­ti­amo dietro una grande capac­ità, una grande qual­ità nel­la pro­duzione e nel­la trasfor­mazione che sono i due ele­men­ti sui quali ovvi­a­mente pun­ti­amo anche con le tante dif­fi­coltà che sti­amo incon­tran­do non solo a liv­el­lo mon­di­ale ma anche a liv­el­lo di comu­nità del­l’U­nione Euro­pea nel­la quale alcune norme non van­no al nos­tro van­tag­gio. Ragioner­e­mo insieme oggi il moti­vo del­la visi­ta è questo per capire quali sono le esi­gen­ze che non sono mai tante da parte degli impren­di­tori, impren­di­tori devono essere mes­si in con­dizioni di fare bene il loro mestiere e per quel poco che serve lo Sta­to deve esservi a fian­co e deve col­lab­o­rare con loro per sosten­er­li in un’azione vir­tu­osa che è far crescere la ric­chez­za, qual­cuno dice­va dis­tribui­ta la ric­chez­za, cer­to va ridis­tribui­ta la ric­chez­za, qual­cuno però pri­ma deve creare ques­ta ric­chez­za e i nos­tri impren­di­tori sono quel­li che da questo pun­to di vista dan­no l’e­sem­pio”.

Pres­i­dente Gia­comel­li, vuol dare qualche numero del­la Gardalat­te al Min­istro? “Sì cer­to, a parte il fat­to che poi andremo sopra in sala con­sigliare illus­tr­ere­mo i numeri lì davan­ti anche a tut­ti i soci. Gardalat­te è nata nel 1965 e io lo dico sem­pre gra­zie alla lungimi­ran­za di un grup­po di all­e­va­tori che ave­vano capi­to già allo­ra che stare all’in­ter­no del­la fil­iera avrebbe cre­ato sicu­ra­mente val­ore aggiun­to per le pro­prie aziende. Grad­ual­mente poi è cresci­u­ta, inizial­mente lavo­ra­va una cer­ta quan­tità di lat­te al giorno, si face­va lat­te ali­menta­re, poi grad­ual­mente è com­in­ci­a­to a lavo­rare pro­volone, poi ave­va inizia­to anche a fare gra­no padano che oggi è il nos­tro core busi­ness. Ecco, Gardalat­te oggi rac­coglie cir­ca vici­no al mil­ione cen­to mila quin­tali di lat­te, pro­duce oltre cen­to quar­an­tami­la forme di gra­no padano e pro­duce oltre quindi­ci mila quin­tali di pro­volone e poi durante l’an­no un po’ di lat­te viene anche ven­du­to quan­do il mer­ca­to lo richiede e lat­te che gen­eral­mente va a lat­te ali­menta­re o a pro­duzione di for­mag­gi mol­li ma sem­pre ital­iani. Per cui oggi Gardalat­te è una realtà sicu­ra­mente molto impor­tante a liv­el­lo anche del ter­ri­to­rio, un’azien­da che ha inizia­to a lavo­rare. Quest’an­no si fornire­mo gli 80 mil­ioni di fat­tura­to, abbi­amo cir­ca 70 dipen­den­ti, 40 soci, ci sono tan­tis­si­mi gio­vani all’in­ter­no delle realtà per­ché molte realtà, molti gio­vani si sono fer­mati all’in­ter­no delle nos­tre aziende e questo ci fa nor­mal­mente piacere per­ché vor­rei dire che c’è con­ti­nu­ità, c’è futuro per­ché sen­za gio­vani le aziende non han­no futuro ma non solo le aziende, le asso­ci­azioni, tut­to non ha futuro sen­za i gio­vani per cui noi di questo ne siamo orgogliosi. Ci sono gran­di con­dizioni per­ché i gio­vani riman­gono in azien­da. Rite­ni­amo, sec­on­do la metà dei nos­tri dipen­den­ti sono stranieri o extra­co­mu­ni­tari, teni­amo che Gardalat­te sia anche un esem­pio di inte­grazione eti­ca per­ché questi dipen­den­ti lavo­ra­no all’in­ter­no del­la strut­tura, non cre­ano asso­lu­ta­mente prob­le­mi, si sono strut­turati molto bene e per quel­lo che mi risul­ta si sono strut­turati altret­tan­to bene all’in­ter­no di quel­li che sono i comu­ni di res­i­den­za”.

Min­istro non pen­sa­va di trovare dei numeri impor­tan­ti, o forse non pen­sa­va di trovar­li così gran­di?. “No no invece ne ero con­sapev­ole di numeri così impor­tan­ti e ril­e­van­ti che fan­no di questo, di quest’area una delle aree più pro­dut­tive in ques­ta nazione non solo in ter­mi­ni di qual­ità ma anche di mod­el­lo di svilup­po delle aziende che ten­gono con­to del­l’e­si­gen­za delle imp­rese, del­l’in­tera fil­iera, del­la dis­tribuzione che san­no essere all’a­van­guardia in ter­mi­ni di l’im­mi­grazione, quan­do noi par­liamo di immi­grazione par­liamo di immi­grazione legale, l’im­mi­grazione legale per noi è una risor­sa, per questo com­bat­ti­amo l’im­mi­grazione ille­gale che è il pri­mo nemi­co di quel­lo che invece deve essere un proces­so di inte­grazione, di sosteg­no ad altre realtà. Immag­i­no che molti delle per­sone che ven­gono da fuori e che sono arrivate qui spes­so torni­no nel loro paese, mag­a­ri por­tano anche un po’ di know-how che han­no avu­to un inter­esse, un’in­ter­es­sità come tut­to il paese prati­ca­mente, cosa gli ha det­to? Con il Pres­i­dente Bran­di­ni ci con­fron­ti­amo in maniera qua­si quo­tid­i­ana su quel­lo che è un inter­esse, ne abbi­amo in questi due mesi cre­do rag­giun­to un pri­mo risul­ta­to, si è ricom­in­ci­a­to a par­lare di agri­coltura, di all­e­va­men­to, di sis­tema Italia, di pro­mozione dei nos­tri prodot­ti, come pri­or­ità del gov­er­no e questo è un pri­mo risul­ta­to che ha avu­to una serie di attiv­ità, in legge di sta­bil­ità il sis­tema lega­to all’a­gri­coltura ha avu­to un mil­iar­do cir­ca in più di sosteg­no in ter­mi­ni eco­nomi­ci che adesso insieme all’or­ga­niz­zazione edi­to­ri­ale ragioner­e­mo di come inve­stire per sostenere le fil­iere deboli, per sostenere la dife­sa. A me han­no det­to, hai fat­to nel min­is­tero farai qua­si 500 nuove assun­zioni? Si, di , di ispet­tori che con­troller­an­no i prodot­ti per ver­i­fi­care se ci sono sofisti­cazioni, se ci sono abusi del­l’u­ti­liz­zo del ter­mine Italia abbina­to a prodot­ti che nul­la c’en­tra­no con le nos­tre fil­iere insom­ma abbi­amo anche raf­forza­to questo tipo di ind­i­riz­zo e di mod­el­lo difendi­amo il prodot­to ital­iano e lo aiu­ti­amo e lo aiuter­e­mo anche a liv­el­lo inter­nazionale a diventare sem­pre più com­pet­i­ti­vo e forte per­ché vogliamo aumentare ques­ta nos­tra esportazione già impor­tan­tis­si­ma, ma che può crescere anco­ra in maniera espo­nen­ziale sen­za lim­i­ti”.

Non fac­cio mai domande politiche però una devo far­la, lei ieri si è arrab­bi­a­ta con gli alleati di gov­er­no? “No, non è che io mi arrab­bio con gli alleati di gov­er­no è che per essere alleati si sot­to­scrive in pro­gram­ma, si sta all’in­ter­no degli stes­si con­ces­si, si sceglie una stra­da e poi la si persegue insieme se uno vuole fare nel­lo stes­so tem­po due ruoli in com­me­dia deve fare un’al­tra cosa dici­amo più che stare all’in­ter­no di un’al­lean­za che ha un val­ore aggiun­to rispet­to alle espe­rien­ze di gov­er­no prece­den­ti i par­ti­ti che la com­pon­gono han­no val­ori con­di­visi, per questi fan­no pro­gram­mi comu­ni e poi devono saper­lo met­tere in prat­i­ca con la coeren­za e la lealtà che una buona allean­za deve avere e tenere pre­sente come ele­men­to fon­dante. Gra­zie a voi!”

 

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