sabato, Giugno 14, 2025
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Nella mini-piscina per un travaglio più «dolce». Dopo Gavardo, la nuova metodologia anche a Monte Croce

Il parto si farà nell’acqua

Le future mamme di Desenzano potranno d’ora in avanti partorire in acqua. Tra breve, come annuncia il primario del reparto di Ostetricia e Ginecologia, Pasquale Pignatelli, anche all’ospedale Monte Croce arriverà la vasca per il travaglio-parto, cioè per eseguire il più noto «parto dolce» o parto in acqua, praticato da molti anni con successo all’ospedale di Gavardo, il secondo centro di riferimento dell’azienda. La vasca, realizzata in fiberglass, è lunga un metro e settanta centimetri, larga uno e venti e alta 74 centimetri. Sarà sistemata nel centro della sala parto così da permettere all’ostetrica di accostarsi più agevolmente e al partner di poter stare accanto alla partoriente per assisterla, senza intralciare il lavoro del personale. All’interno di questa mini-piscina, dove affluirà acqua a temperatura idonea, la partoriente avrà la possibilità di muoversi liberamente, stirare le gambe, piegarsi sul bordo, inginocchiarsi e, infine, dare alla luce il proprio bimbo. Sempre nella vasca sono collocati alcuni accessori, come l’idromassaggio, un cuscino imbottito di gel, una doccia a mano, inoltre un sedile e altro materiale confortevole. Il parto dolce fa quindi il suo esordio nell’ospedale gardesano, in un reparto dove, lo ricordiamo, si interviene anche con il parto indolore molto apprezzato dalle donne. «Per una partoriente – spiega il primario Pignatelli – significa poter contare su un’alternativa al parto tradizionale con il risultato di abbreviare la durata del travaglio, che rappresenta quasi sempre uno spauracchio per la futura mamma, e ottenere il beneficio di avvertire le contrazioni con minor intensità». Soddisfazione viene espressa anche dal direttore generale Angelo Foschini. «I nostri reparti stanno gradatamente potenziando le proprie attrezzature e migliorando i servizi per gli utenti; questo del parto dolce è sicuramente un altro traguardo raggiunto al quale se ne aggiungeranno degli altri: uno sforzo continuo del nostro personale per raggiungere livelli di eccellenza delle prestazioni che va apprezzato». Ma ci sono altre novià in vista nella maternità del «Monte Croce». In questi giorni sono cominciati alcuni lavori di ristrutturazione e ammodernamento del reparto. Lavori che riguardano principalmente il Nido e che, una volta ultimati, consentiranno alle mamme di poter accedere liberamente e in qualsiasi ora per accudire i propri piccoli. «Inevitabilmente – avverte però Pignatelli – potranno verificarsi alcuni disagi come la riduzione dei posti letto, ma certamente non interromperanno la continuità del servizio e dell’assistenza alle nostre pazienti con la professionalità che ha sempre distinto il personale». Gli interventi dovrebbero concludersi in poco tempo, comunque finora non si sono registrati inconvenienti per le mamme e per i loro piccoli. Inoltre, il reparto, malgrado la cronica carenza di personale, riesce ugualmente a garantire tutta l’assistenza prevista. Ieri, nel frattempo, la neo parlamentare del Nuovo Psi, Chiara Moroni, ha visitato l’ospedale desenzanese e ha incontrato il direttore generale Foschini. La fresca segretaria della Commissione Affari sociali e Sanità della Camera ha raccolto una serie di elementi utili alla valutazione del futuro ospedale di Roè Volciano e ha concluso: «Desenzano funziona bene, ha buoni reparti e servizi, e andrebbe incentivato, ma anche l’ospedale di Gavardo, il cui bacino di utenza è vasto, va potenziato».

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