Il Totobingol porta 112 milioni al bar

Non ne sapevano ancora niente, ma sono pronti a festeggiare. «Come? Mi sta dicendo che qui da noi qualcuno ha fatto 6?». Al bar di via Milano 16, gestito da Alex Castrini e Enrico Cussolotto, il concorso Totobingol numero 308 – giusto per essere precisi – ha fatto un milionario: la vincita, una volta tanto bella rotonda, è di 112 milioni e 633 mila lire. Un po’ troppo poco per cambiare una vita; abbastanza – certamente – per tirarsi su di morale. «Oddio», fa Alex. «Non ci aveva ancora avvertito nessuno, perché in genere riceviamo questo tipo di comunicazioni solamente dopo cinque o sei giorni». Ma davvero Alex non ha idea di chi possa essere il fortunato? Nessuna nessuna idea? «Beh», dice. «In realtà son sempre così pochi, i clienti che giocano al Totobingol. È un gioco che non piace poi molto. E poi, se uno di quei pochi giocatori avesse effettivamente vinto, uno s’aspetterebbe che magari passasse di qui per…». Si blocca, ci pensa su un momento, e poi gli scappa: «Ma accidenti: è il concorso di sabato? Di sabato questo ? Ma io ho giocato una schedina! Vuoi vedere che è la mia? Quanto ha detto che s’è vinto? Cento e quanti milioni?» Promette di verificare, Alex, e perfino di far sapere a verifica compiuta: ma – espansività caratteriale a parte – non è che ci siano tante ragioni per credere che, se anche la schedina vincente fosse proprio la sua, Alex ne voglia informare direttamente i giornali. In ogni caso, interpellato nuovamente sul punto a distanza di qualche ora, Castrini fa uscire una risposta sconsolata: «No», dice. «La schedina fortunata non era quella che avevo giocato io». Il bar di Enrico e Alex ha già celebrato qualche trionfo: «L’estate scorsa», spiega Alex, «abbiamo fatto due “5” al Superenalotto, complessivamente 150 milioni, e l’anno passato 36 milioni sono stati vinti al Totogol».