Servizi non all’altezza, poca conoscenza dell’inglese, scarsità di trasporto pubblico, mancanza di una strategia di marketing. È la brutta fotografia scattata dall’indagine da una università finlandese sul turismo del lago di garda. La ricerca è stata discussa a Desenzano in occasione della presentazione dei progetti per il 2009 de «La strada dei vini e dei sapori del Garda» presieduta da Nicoletta Manestrini. Alla serata hanno partecipato l’assessore al Turismo della Provincia di Brescia Riccardo Minini, sindaci e amministratori locali.I ricercatori finlandesi hanno analizzato il territorio e le sue aziende durante una visita sul lago nell’aprile scorso. Ne sono emersi i tanti punti di debolezza del turismo gardesano: destinazioni troppo distanti e mal servite dal trasporto pubblico, strade di collegamento interne non all’altezza, mancanza di strategie di mercato. Per quanto riguarda le aziende, la ricerca ha evidenziato le scarse capacità linguistiche e un’assenza di strategie di marketing e di comunicazione. Nell’indagine è stata poi rilevata la cementificazione massiccia di molte zone, una ridotta offerta di visite programmate, i prezzi elevati e, in alcune località, addirittura scarsità della pulizia.Ma gli operatori del settore non devono disperare: i ricercatori finlandesi hanno comunque riconosciuto le potenzialità di sviluppo turistico ed enogastronomico della zona anche se si riconosce un ritardo della costa bresciana rispetto a quella veronese.Il profilo del turista tipo gardesano è stato inquadrato dal secondo lavoro presentato, quello condotto da Fabio Zucchelli: età tra i 40 e i 60 anni, ama viaggiare con amici o famigliari e organizza la propria vacanza da solo attraverso internet. La maggior parte degli intervistati ha già visto più volte il Garda e ne apprezza soprattutto cultura ed enogastronomia.«Si è riscontrato un grande potenziale del nostro lago che deve essere realizzato – ha commentato l’assessore Minini- . È fondamentale fare squadra per poter comunicare meglio l’ospitalità e la professionalità che sono comunque emerse dalle due ricerche».Una risposta concreta arriva dalla Strada dei vini. «Già nel 2009 avvieremo una serie di iniziative – ha spiegato la presidente Manestrini — una rinnovata collaborazione con il portale di lingua tedesca Gardasee e con la comunità del garda, nonché con i Consorzi di produzione della sponda bresciana, per la riscoperta di antichi itinerari enogastronomici dove natura, tradizione e cultura si fondono in un unico microclima. Avremo un nuovo sito web, corsi d’inglese per gli operatori del vino ed eventi per valorizzare i nostri prodotti tipici. Doteremo inoltre i principali punti d’interesse di navigatori satellitari programmati con tour enogastronomici che vedano protagonisti tutti gli associati, oltre ad una mappatura completa della zona per una migliore fruizione di itinerari personalizzati, completi di ippovie, sentieri e piste ciclabili».