La rivoluzione dei parcheggi a pagamento e dei «gialloni» scatena le ire delle minoranze consiliari. L’occasione per contestare il programma della giunta comunale di rendere a pagamento i parcheggi che si trovano nell’area del castello scaligero, in viale Marconi, sul lungolago Vittorio Veneto e a Pai di Sotto, è arrivata nell’ultima seduta consiliare, quando è stata portata in discussione la variazione al bilancio, dovuta a 20 mila euro in più che il Comune incassarà dalla convenzione per la gestione dei posti auto. Dal 19 marzo i circa 440 posti auto nelle quattro aree diventeranno a pagamento almeno fino al 16 ottobre, con una tariffa di 1.5 euro l’ora. Successivamente, è già dato per scontato il rinnovo del contratto alla ditta vincitrice della gara. Esclusa la prima ora, gratuita per i residenti a Torri, per il resto del tempo la quasi totalità dei posti auto in centro è stata data in gestione alla ditta Sct S.r.l. di Alassio, in provincia di Savona, che si è aggiudicata il bando per la gestione dei parcheggi. Resteranno a disco orario solo i posti sulla strada gardesana. In cambio, dalla ditta al Comune andranno 82.480 euro l’anno per la gestione dei parcheggi e ulteriori 63 mila euro per la riqualificazione di via Marconi e di parte dell’area castello. Ma svisto che «le disgrazie non vengono mai sole», come è stato sostenuto da chi contesta il provvedimento, oltre al pagamento dei posti auto, a vigilare sui parcheggi di cittadini e degli ospiti del paese, sono in arrivo tre dipendenti della ditta, nominati con apposito decreto «accertatori della sosta», e perciò dotati di capacità sanzionatorie. Ai «gialloni» andrà un terzo dei soldi ricavati dalle multe da loro stessi elevate. Di qui, la levata di scudi dei quattro consiglieri di entrambe le minoranze consiliari, che hanno votato compatti contro la variazione di bilancio, esponendone i motivi. Durissimo Alberto Tomei, capogruppo di Rinnovamento nella continuità per Torri. «Il bando di assegnazione della gara», ha attaccato il consigliere, «è durato sette giorni in tutto. Perché tutta questa urgenza? Non si sapeva forse da un anno quando sarebbe stata Pasqua? Sono state messe clausole alquanto “strane” e insolite, come il numero dei parcometri da installare o il conto degli atti vandalici subiti dagli stessi apparecchi in altri centri». «Non c’è forse un abuso del potere discrezionale?», ha chiesto. «E perché la frazione di Albisano, ad esempio, non è stata inserita nelle zone a pagamento?». Il consigliere ha poi fatto un’ulteriore osservazione: «Ci deve essere una percentuale e una proporzione ben stabilita tra parcheggi gratuiti e posti a pagamento. Non è quindi possibile far pagare per tutti questi posti, lasciando pochissimi parcheggi liberi». Infine, Tomei si è scagliato contro l’arrivo in paese dei “gialloni”. «È inutile sostenere, come ha fatto qualcuno della maggioranza, che i “gialloni” non faranno molte multe. Questo non corrisponde alla verità. Ne faranno tante, invece, visto che riceveranno il 33 per cento di ogni sanzione elevata». Contro i “gialloni” anche Stefano Nicotra, della minoranza Navighiamo per Torri. «Vivendo alcuni giorni alla settimana a Verona», ha detto il giovane consigliere, «posso dire senza timore di sbagliare quanti disagi e multe ci siano ogni giorno in città, grazie ai “gialloni”. È inutile che ci prendiamo in giro: il loro unico scopo è quello di dare più multe possibile. Altrimenti cosa li paga a fare la ditta? Sono d’accordo nel mettere mano al problema dei parcheggi e alla riqualificazione dell’area castello, ma non certo in questo modo». Nessuna replica alle pesanti critiche da parte del sindaco, Giorgio Passionelli. Il primo cittadino si è limitato a mettere ai voti la variazione di bilancio e a incassare i nove voti a favore, dati dalla maggioranza, oltre ai quattro contrari delle minoranze, facendo approvare la variazione di bilancio. Nei giorni scorsi, Passionelli aveva detto che l’unico modo per mettere mano in modo non precario al problema parcheggi e sapere se il sistema adottato funziona è sperimentarlo. «Mi rendo conto che la decisione è assai impopolare», aveva sottolineato il sindaco, «ma sono pronto ad assumermi questa responsabilità».
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Il Comune incasserà 20mila euro in più dalla convenzione con una società di Savona per la gestione dei posti auto. Critica la minoranza: «Troppo pochi i parcheggi destinati a restare gratuiti»
In arrivo parcometri e «gialloni»
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