Massimo Giorgetti, Renato Chisso e Giancarlo Conta: tre assessori della Giunta Regionale, ieri mattina nella sede del Genio Civile di Verona, hanno incontrato i sindaci degli otto Comuni del lago di Garda, per fare il punto sul passaggio di consegne per la gestione dei porti lacuali. L’incontro, organizzato da Giorgetti che si è fatto «trait d’union» con i sindaci, segue la richiesta del 30 maggio, da parte dei Comuni di sospendere il bando di assegnazione di posti barca. Si sta definendo anche chi deva assegnare i posti: se i Comuni o la Regione, attraverso l’Ispettorato di Porto. La risposta della Regione è andata a favore dei sindaci, come ha precisato Giorgetti. «Saranno i Comuni a esercitare tutte le attività future, abbiamo quindi condiviso i criteri ispiratori e la delega sarà completa. La Regione si limiterà a esercitare un ruolo di coordinamento e supervisione e interverrà se ci saranno lavori da eseguire di portata straordinaria. Le piccole opere di manutenzione o riqualificazione invece saranno a carico dei Comuni, mentre rimarrà vincolante il parere della Regione su grossi interventi, come su nuovi porti».Tutti contenti, anche se i sindaci hanno tempi stretti per portare, entro due settimane, la proposta finale del proprio ruolo di gestione, con dettagliati criteri e regole relativi ai porti. È fissato infatti per il 7 luglio il prossimo incontro, in cui sarà anche stabilito il termine per riaprire il bando di assegnazione dei posti barca: 30 settembre o 31 dicembre, considerato che Chisso l’ha temporaneamente sospeso.Alcuni criteri sono già fissati: i posti saranno assegnati in primo luogo a chi lavora, poi ai residenti e quindi a tutte le altre categorie che li richiedessero. I posti potrebbero essere pagati in base ai metri di occupazione d’acqua, invece che sulla metratura dell’imbarcazione.Vanno stabiliti anche nuovi ingressi nelle graduatorie per i posti «altrimenti», evidenzia Giorgetti, «finisce che sie li passano da padre in figlio». Il 10 per cento dei posti dovranno essere riservati a imbarcazioni di servizio: protezione civile, vigili del fuoco e forze dell’ordine. Chisso ha già stabilito di portare in giunta regionale una delibera per «esentare dal pagamento della concessione posto barca alcune categorie come pubbliche amministrazioni, Croce Rossa e associazioni di volontariato. Ci sarà anche un solo bollettino, non più due, da pagare per l’utente: sarà incassato dal Comune di pertinenza, che poi demanderà il dovuto alla Regione».Tra i punti in discussione, anche la percentuale ripartita per le concessioni. Oggi è distribuita con il 60 per cento alla Regione e il 40 ai Comuni; diventano il 50 per cento in caso di costituzione di un Consorzio di Comuni per la gestione. Giorgetti ha precisato: «Può sembrare poco congruo, ma d’ora in poi le entrate che arriveranno in Regione, saranno poi girate di nuovo sul territorio con investimenti su progetti strategici e mirati».Presenti all’incontro quasi tutti i sindaci e relativi assessori, assente però il Comune di Garda, col sindaco Davide Bendinelli, assessore provinciale, anello che avrebbe potuto chiudere il cerchio istituzionale. I sindaci non hanno risparmiato accuse di malfunzionamento della gestione dei porti, in particolare verso l’Ispettorato di Porto, rappresentato dall’ingegnere Luigi Destro e dal direttore Scappini. Questi hanno replicato «che le competenze ora sono dei Comuni e che dal 1994 una delibera regionale assegna ampi poteri agli enti locali». Che però non avrebbero «colto le opportunità».
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Incontro decisivo al Genio civile tra Giorgetti, Conta, Chisso e i rappresentanti dei Comuni. Le amministrazioni hanno competenza totale e nuove regole per assegnare i posti: precedenza ai residenti