Mai il mondo è stato così ricco e così povero. L’economia vincente lascia l’80% delle risorse al 20% della popolazione; le multinazionali riescono a mettere in ginocchio quando e come vogliono l’economia di un intero paese. La tentazione più forte è quella della rassegnazione, il tentativo di cambiare le regola sembra utopia. Eppure qualcosa si muove: il commercio equo e solidale si radica nel nostro territorio, la proposta di una banca etica raccoglie consensi in diversi settori della società: grazie a forme di risparmio diversificato, dove certo non si cercano speculazioni redditizie, si possono garantire a cooperative sociali ed a progetti umanitari i necessari finanziamenti per cominciare a camminare. Associazione Apibimi, commissione Caritas di Arco, cooperativa Mandacarù, Casa per la pace ed associazione il Mappamondo organizzano per venerdì 3 maggio alle 20,30 un incontro dibattito all’auditorium delle medie Scipio Sighele di Riva sulla proposta di Banca etica. Ad illustrare le motivazioni ideali di una finanza al servizio della persona verranno mons. Giuseppe Pasini, ex direttore della Caritas italiana, Riccardo Milano esperto di finanza, e Francesco Terreri giornalista esperto di problemi della solidarietà e della promozione umana. L’utopia, qualche volta, diventa realtà.
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Mons. Pasini, Riccardo Milano e Francesco Terreri alle Sighele
La banca etica: un passo verso la giustizia
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