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La protezione civilestudia le emergenze

In Pal­le­ria di Por­ta Verona l’in­con­tro per definire le linee gui­da oper­a­tive in caso di calamità­Domeni­ca 30 Novem­bre 2008 PROVINCIA, pag­i­na 37 e‑mail print­Clau­dio Delai­ni, Gian­lu­ca Fio­rio e Sebas­tiano Luc­chi FOTO AMATOP­er la pri­ma vol­ta Peschiera ha ospi­ta­to l’in­con­tro a liv­el­lo nazionale dei Cen­tri di coor­di­na­men­to inter­ven­to oper­azioni (Ccio) delle squadre di Ana: ovvero i grup­pi che si trovano per pri­mi ad inter­venire in caso di emer­gen­za nazionale o inter­nazionale e che appe­na arrivati sul pos­to devono pren­dere i con­tat­ti con le autorità e il ter­ri­to­rio e ver­i­fi­care quali sono le esi­gen­ze che ci si tro­va a dover fronteggiare.«Ci ritro­vi­amo una o due volte l’an­no per il con­fron­to e la ver­i­fi­ca delle linee gui­da che regolano le tec­niche oper­a­tive, in modo da uni­for­mare le nos­tre modal­ità di inter­ven­to», ha spie­ga­to Sebas­tiano Luc­chi, coor­di­na­tore del­la sezione di Verona.Gli oper­a­tori del­la Pro­tezione civile Ana, riu­ni­ti nel­la Pal­le­ria di Por­ta Verona sede del grup­po di Peschiera, sono sta­ti accolti da Gian­lu­ca Fio­rio, asses­sore con del­e­ga all’am­bi­ente e alla pro­tezione civile.«Sono qui per portare il salu­to del­l’am­min­is­trazione comu­nale e con­fer­mare tut­to l’ap­prez­za­men­to e l’or­goglio per quan­to sta facen­do la Pro­tezione civile in tut­ta Italia. Da parte nos­tra rimane il mas­si­mo impeg­no a favore di questi volon­tari: tan­to che, sec­on­do quan­to ave­va­mo sta­bil­i­to ad inizio manda­to con una pro­gram­mazione a lun­go ter­mine, sti­amo ragio­nan­do sul­la pos­si­bil­ità di indi­vid­uare una nuo­va sede per il nos­tro grup­po di Pro­tezione civile. Vis­to l’at­tuale cli­ma politi­co che si res­pi­ra a Peschiera ten­go a pre­cis­are», sot­to­lin­ea Gian­lu­ca Fio­rio, «che non si trat­ta di un nuo­vo impeg­no che qual­cuno potrebbe attribuire a motivi preelet­torali: vogliamo invece, come det­to, cer­care di portare a ter­mine i prog­et­ti indi­vid­uati a suo tempo».«Tra questi quel­lo di una nuo­va sede per questi volon­tari che dopo la pre­matu­ra scom­parsa di Enri­co Fasoli sono gui­dati oggi da Clau­dio Delai­ni. Tra le ipote­si quel­lo di ricavar­la in zona arti­gianale, su un ter­reno di pro­pri­età comu­nale».

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