lunedì, Aprile 29, 2024
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L’esito del referendum del 2 giugno 1946 in provincia in un libro dell’Istituto Teano di cultura. Furono 242.277 i voti a favore, alla Monarchia andarono 179.531 consensi

La Repubblica sbocciò in 98 Comuni

Antifascismo, Resistenza, Liberazione: l’alfabetizzazione della Repubblica italiana comincia in questi giorni, sessant’anni fa, con i primi passi del cammino istituzionale che il 2 giugno 1946 sancirà la nascita della Repubblica, votata da oltre 12 milioni di italiani (e di italiane, perchè per la prima volta andarono alle urne anche le donne) contro poco più di 10 milioni di voti per la Monarchia, uno scarto di due milioni che a lungo alimentò polemiche e contrapposizioni. Questo il dato nazionale, ma come votarono i bresciani? Nei 171 Comuni in cui era allora suddivisa la provincia, la Repubblica vinse in 98 contro 73; alla fine lo scarto fu di circa 63mila voti, 242.277 voti pro Repubblica e 179.531 pro Monarchia. Il risultato del referendum istituzionale paese per paese è appena diventato l’argomento di una pubblicazione dell’Istituto Teano di Cultura Verona-Milano, un centro studi di documentazione vicino ai monarchici, dal titolo «Italia 1946, fra monarchia e repubblica» che riporta i risultati del referendum messi a disposizione dal ministero dell’Interno. Lasciando al lettore il gusto di scoprire i risultati, si può dire, in generale, che i bresciani hanno privilegiato la Repubblica nei centri più grandi (Bagnolo, Botticino, Castenedolo, Desenzano, Gardone Vt, Palazzolo, Rezzato) con alcune eccezioni (Rovato, Capriolo). Nella Bassa, la Monarchia corre sull’asse Orzinuovi, Orzivecchi, Pompiano. Sul lago di Garda, che ha accolto dopo l’8 settembre la riorganizzazione fascista nella Repubblica sociale italiana, la Monarchia ha conquistato la maggioranza a San Felice, Polpenazze, Puegnago, Manerba, Limone, Padenghe, ma non a Salò, il cuore della Rsi, e a Toscolano Maderno. C’è poi il testa a testa registrato a Paderno Franciacorta dove un solo voto a favore della Monarchia ha fatto la differenza. In altri comuni il risultato di equilibrio è stato in forse fino all’ultimo, come a Darfo (Repubblica), Gargnano (Monarchia), Provaglio d’Iseo (Repubblica), Rodengo Saiano (Monarchia). Alla fine, come dicevamo, uno scarto di 63mila voti a favore della Repubblica. Una curiosità: i cugini bergamaschi premiarono la Monarchia: 167mila voti contro 162mila.

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