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Il comitato per il Parco delle colline moreniche scrive al Presidente Ciampi. I supertreni «mangeranno» il 20 per cento dei vigneti Lugana

La Tav distrugge la doc

Il comitato per il Parco delle Colline moreniche del Garda torna sul tema dell’alta velocità e, tra i rischi provocati dall’arrivo dei supertreni, segnala a gran voce quello di compromissione della produzione del vino nella zona doc Lugana. Questa volta il comitato indirizza le proprie considerazioni alle massime cariche dello Stato, a cominciare dal presidente Ciampi, e ai ministri di Infrastrutture e trasporti, Ambiente e tutela del territorio, Politiche agricole e forestali, Turismo e spettacolo. Il documento parte dalla minaccia rappresentata dalla realizzazione della nuova linea ferroviaria, «la cui cantierizzazione creerebbe sconvolgimenti forse sottovalutati, che ci permettiamo di richiamare», scrivono il presidente del Comitato Emilio Crosato e l’enologo Gabriele Lovisetto. «Il tracciato ridurrebbe di oltre il 20 per cento il territorio destinato alla produzione del vino doc Lugana, la cui superficie occupa 700 ettari di terreno unico e insostituibile per le caratteristiche podologiche e microclimatiche». «È impensabile», continua la lettera, «trasferire questa produzione in territori contigui, perché si perderebbero totalmente le caratteristiche organolettiche di un prodotto di alto livello qualitativo e di importantissimo valore socio-economico». Crosato e Lovisetto ricordano anche il ruolo di quest’area nella storia Risorgimentale (San Martino, Custoza, Solferino) e l’alta frequentazione turistica che la contraddistingue e che fa del comprensorio del lago di Garda un ambito degno «di una proposta per costituire un Parco europeo del Garda, che assumerebbe un ruolo unico e straordinario per lo sviluppo turistico del nostro Paese». «Questo è un progetto», sottolineano gli scriventi, «al quale il Comitato, costituitosi per la realizzazione del Parco delle colline moreniche del Garda, si sta ormai dedicando da tempo, coinvolgendo le istituzioni locali, provinciali e regionali». «Ci permettiamo di suggerire ai ministeri interessati, che un passaggio a sud delle Colline moreniche – considerando che i due scali previsti dalla Tav Montichiari e Verona si trovano sul medesimo parallelo – consentirebbe economie esecutive e risparmierebbe un territorio», concludono Crosato e Lovisetto, «che ha imprescindibili motivi per essere salvaguardato».

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