domenica, Aprile 28, 2024
HomeAttualità«Le Colonie devono pagare»
Il Comune ha avviato la procedura per la riscossione di quasi 45mila euro di affitto per il Lido bagni. L’Ipab: «È l’amministrazione in debito per la manutenzione»

«Le Colonie devono pagare»

Le Colonie Alpine risultano iscritte a ruolo coattivo da parte dell’agenzia di riscossione per conto del Comune. È l’ultimo atto dell’accordo mancato tra amministrazione e Ipab per la vicenda della gestione del Lido bagni.Nelle scorse settimane, vista da un lato la gestione poco soddisfacente nel periodo estivo da parte delle Colonie – questa la posizione del sindaco, Giorgio Passionelli – e la delusione dal punto di vista del ritorno economico per l’Ipab durante la conduzione del locale, le due parti oggi ai ferri corti avevano deciso consensualmente di anticipare al 2 gennaio 2007 la fine del contratto. La scadenza naturale sarebbe stata il 15 gennaio 2008. Una scelta, com’era stato illustrato da entrambe le parti, legata a motivi di carattere economico per le Colonie, che non riuscivano a lavorare praticando prezzi sociali, come il presidente Amos Guatta Caldini aveva specificato; legata a motivi di insoddisfazione per la gestione delle due stagioni estive secondo l’amministrazione comunale. I vertici dei due enti hanno finora evitato polemiche. Però manca l’accordo economico. L’Ipab sarebbe debitore del Comune, stando ai conti fatti a viale Fratelli Lavanda, per poco meno di 45 mila euro. Soldi dovuti per il mancato versamento dell’affitto nel 2006, cui si aggiunge la sanzione per i 30 giorni di ritardo nel pagamento.Dal canto suo l’Ipab, con un documento a firma del presidente Guatta Caldini, chiede quasi 60mila euro al Comune per i lavori di messa a norma degli impianti elettrico, idraulico e igienico-sanitario, dato che, sempre secondo le Colonie, il Lido era stato consegnato dal Comune, a giugno 2005, non in possesso dei requisiti igienico sanitari necessari.Guatta Caldini ha scritto inotlre: «La situazione è stata documentata con fotografie e con il sopralluogo di un tecnico comunale e del comandante della polizia municipale».Ci sono poi le interrogazioni al sindaco e ai capiarea da parte del consigliere di minoranza Stefano Nicotra di Navighiamo per Torri che ormai da mesi contesta la gestione del lido e ne chiede la revoca. Fatto sta che dopo un notevole scambio epistolare tra Colonie e Comune ora c’è anche l’iscrizione a ruolo coattivo nei confronti delle Colonie per il recupero del dovuto.E non è tutto. Sempre secondo gli uffici del Comune, «I lavori di straordinaria manutenzione dovevano essere richiesti dalle Colonie al Comune e da questo eseguite. Non risulta, agli atti del municipio, alcuna autorizzazione rilasciata alle Colonie per le manutenzioni straordinarie per le quali invece è necessaria». Di qui la conclusione che la richiesta di Guatta Caldini sarebbe «priva di fondamento giuridico».Di diverso parere il presidente dell’Ipab che rileva: «I lavori dovevano essere eseguiti dal Comune prima della consegna dell’immobile. Se le Colonie non avessero fatto i lavori, il Lido non avrebbe potuto aprire per la stagione turistica 2005, con grave danno di immagine ed economico per entrambi gli enti». «È evidente», conclude Guatta Caldini, «che l’Ipab ha operato nell’interesse del Comune realizzando i lavori e assumendosi gli oneri che sarebbero spettati al Comune, per doveroso spirito di collaborazione tra enti pubblici. Il mancato accoglimento della richiesta di pagamento costituisce un indebito arricchimento del Comune, perseguibile ai sensi del Codice Civile. Senza contare che le Colonie, avendo preso in carico un immobile non idoneo all’espletamento del servizio convenzionato, avrebbero potuto chiedere i danni al Comune».Insomma, una vicenda assai intricata e delicata, per risolvere la quale l’Ipab ha proposto di affidare l’interpretazione del contratto ad una commissione arbitrale. Dal canto suo Nicotra, le cui pressioni hanno accelerato le azioni dell’amministrazione, spiega: «Non ho nulla di personale nei confronti delle Colonie Alpine. Voglio però che paghino il dovuto. Dopo si siederanno a un tavolo arbitrale col sindaco. Avendo io votato pro affidamento diretto del Lido alle Colonie, ora voglio solo che arrivi in cassa quanto dovuto al Comune».Sulla iscrizione a ruolo, infine, Guatta Caldini non sua mezzi termini: «È molto inopportuna, dato che stiamo aspettando una risposta ufficiale alla richiesta di ottenere un arbitrato. Consulterò il nostro avvocato». Poi la stoccata: «Da parte del Comune qualcuno ha una fretta alquanto sospetta, visto che col sindaco stiamo cercando invece di trovare un accordo senza adire le vie legali. Ho l’impressione che l’ufficio comunale preposto non punti a una soluzione rapida del problema e non abbia capito che nessuna delle due parti in causa ha ragione al cento per cento».

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video