giovedì, Aprile 25, 2024
Ritorna la festa di S. Maria Regina: le suore ricordano Sant’Angela Merici

Le Orsoline

Stasera al Centro di spiritualità «Mericianum S. Angela Merici», al Brodazzo di Desenzano, le suore Orsoline invitano tutti i fedeli a partecipare alla tradizionale festa di Santa Maria Regina, giunta anno dopo anno alla 38esima edizione, per un momento di raccoglimento e di preghiera. L’appuntamento religioso è molto sentito e partecipato dai desenzanesi. Questo il programma: alle ore 20 il Santo Rosario nel piazzale in fondo al parco. Alle 20.30 la celebrazione eucaristica presieduta da don Alberto Margoni, sacerdote desenzanese. A conclusione della celebrazione un momento di festa. Per chi volesse raggiungere il centro di spiritualità da Desenzano, in piazza Matteotti alle 19.45 un pullman farà servizio navetta. In questo modo le suore Orsoline intendono ricordare Sant’Angela Merici, certamente la figura desenzanese più conosciuta nel mondo. La santa nacque a Desenzano attorno al 1474 da Giovanni Merici e Caterina Bianchi. Il padre era cittadino bresciano, la madre proveniva da una delle famiglie più in vista di Salò. E appunto a Salò si trasferì, ancora giovanetta, da uno zio quando morirono entrambi i genitori. Nel 1496 tornò a Desenzano per condurre, insieme ai fratelli, un fondo agricolo, che la famiglia aveva alle Grezze. In questo periodo secondo la tradizione, attestata anche dai contemporanei, Sant’Angela ebbe una visione celeste dalla quale intuì di essere chiamata in qualche modo alla valorizzazione della donna nella società del suo tempo. Si trasferì a Brescia nel 1516, dalla nobile Caterina Patengondola, per consolarla della morte del marito e dei due figli. Angela radunò attorno a sè alcune giovani della città e, dopo anni di riflessione e di preghiera, capì qual era il senso della visione: offrire alle donne che desiderassero consacrarsi a Dio la possibilità di farlo senza ricorrere al monastero (unica forma fino ad allora prevista dalla Chiesa), rimanendo nella propria casa a badare al proprio lavoro. L’intuizione, che oggi sembra scontata, fu rivoluzionaria per il tempo, e scardinò un ordinamento che imponeva la clausura come unica modalità di consacrazione femminile. Le prime ventisette compagne si consacrarono nella prima compagnia, chiamata «Sant’Orsola», il 25 novembre 1535. La fondatrice morì dopo poco più di quattro anni, il 27 gennaio 1540. Fu proclamata beata nel 1768, quindi santa il 24 maggio 1807. Desenzano le dedicò un altare nel Duomo nel 1608, fece costruire dall’orafo Arici di Brescia una urna d’argento per le reliquie nel 1772. E dieci anni più tardi venne eretto il monumento nella piazza principale. Nel 1874 si edificò una cappella più grande nel Duomo, e nel 1974 a Sant’Angela venne dedicata la nuova parrocchia, nel territorio della sua infanzia. L’istituzione delle Orsoline ebbe invece un articolato sviluppo nel tempo.

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