Un breve corso di cucina gardesana, riservato ai turisti. Si tiene ogni mercoledì a Lazise, fino a settembre. E’ organizzato dall’associazione «I ghiottoni» e dalla condotta Slow Food, in collaborazione col Gruppo italiano vini e l’Apt della Riviera degli Olivi. Il programma prevede l’arrivo dei partecipanti alle ore 10, alle cantine Lamberti. Dopo la visita guidata tra botti e barrique, alle 10.30 i due cuochi più noti della zona, e non solo (Flavio Tagliaferro della «Gardesana» di Torri e Isidoro Consolini del «Caval» di Torri), spiegheranno il modo migliore per preparare alcune ricette: trota in salsa, sardine in saor, gnocchi di patate con ragù di tinca, carne salada, fogassin sulla gradela. A mezzogiorno e mezzo, la degustazione dei piatti e di altre specialità lacustri, il tutto in abbinamento ai vini Lamberti e Santi, le due cantine Giv nel veronese. Le prenotazioni si raccolgono alla Gabritour di Garda, telefono 045-7255555 o 045-6270011 (fax 045-7255802). Quota di partecipazione: 70 mila lire. Sito Internet www.ighiottoni.it. Il turismo enogastronomico è argomento di attualità. E che richiama un numero sempre maggiore di persone. Dopo Trentino, Toscana e altre regioni, adesso anche la riviera orientale del lago passa dalla teoria alla pratica. Le lezioni si tengono in italiano, tedesco o inglese, in modo da avvicinare il numero più ampio possibile di vacanzieri. «I rapporti col Trinity college – spiega Peretti – portano a Verona studenti di… 40-50 anni. Frequentano i corsi di cultura italiana, e una sezione è dedicata alla cucina. Vedendo l’interesse degli stranieri per i nostri piatti, abbiamo deciso di partire con questa iniziativa. Ringraziamo il Gruppo italiano vini, l’Apt e la scuola di traduzioni Alba». Giuseppe Lorenzini, presidente dell’Unione albergatori, ha sottolineato la «possibilità di trascorrere una giornata diversa dal solito, in un luogo magico, conoscendo i prodotti locali, il gusto e gli abbinamenti». Tagliaferro, nel corso di una esercitazione riservata ai giornalisti, ha spiegato che persici, cavedani, trote, ecc. costituiscono una risorsa importante per la ristorazione (l’approvvigionamento è assicurato da un centinaio di pescatori). E che speziatura, salagione, essicazione e marinatura influenzano ancora il sapore finale degli ingredienti. Peretti ha concluso ricordando che «I ghiottoni» e Slow Food sono disponibili ad allestire anche tour gastronomici nei dintorni. La prima opportunità prevede la visita guidata a un oleificio, l’assaggio e il corso di cucina. Un secondo pacchetto è l’itinerario del riso a Isola della Scala, con la visita alla riseria Melotti e una degustazione in un agriturismo. Terza offerta, «il Parmigiano e la cucina mantovana», con una sosta in un caseificio virgiliano e poi un breve corso all’Opera Ghiotta.
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