domenica, Settembre 24, 2023
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Nasce al Parco Natura Viva un Capovaccaio Ginginiano, unico al mondo quest’anno

Se c’è un avvoltoio che si dis­tingue dagli altri per essere qua­si intera­mente cop­er­to di un bel piu­mag­gio bian­co can­di­do, quel­lo è il Capo­vac­caio: spic­ca solo il bec­co gial­lo che usa per portare in volo i sas­si da las­ciar cadere sulle uova altrui e le ultime penne del­la coda, qua­si nere. Eppure, il nuo­vo nato sul nido del sem­bra essere pri­vo di ogni seg­no dis­tin­ti­vo, poco somigliante a mam­ma e papà da far sorg­ere il dub­bio di appartenere ad una specie diver­sa: le sue penne van­no dal mar­rone chiaro al mar­rone scuro, il bec­co è gri­gio e anche la “cres­ta” sul­la tes­ta è uni­forme­mente scu­ra. E non c’è alcun paragone che si pos­sa fare con gli altri gio­vani: si trat­ta del­l’u­ni­co pul­ci­no di Capo­vac­caio Gingini­ano nato in un par­co zoo­logi­co del mon­do quest’an­no.

“Ovvi­a­mente — spie­ga Camil­lo San­dri, vet­eri­nario e diret­tore tec­ni­co del Par­co Natu­ra Viva di Bus­solen­go — il nos­tro gio­vane non è sta­to “adot­ta­to” dai suoi gen­i­tori ma è dota­to di una for­ma di mimetismo comune tra i pic­coli di molte specie, che per­me­tte di avere mag­giori pos­si­bil­ità di soprav­viven­za con­fonden­dosi con l’am­bi­ente cir­costante. Impiegherà sei anni pri­ma di assumere la tipi­ca col­orazione bian­ca e quel­l’età seg­n­erà anche il rag­giung­i­men­to del­la sua matu­rità ses­suale”. Oggi il Capo­vac­caio Gingini­ano orig­i­nario del­l’In­dia ha 4 mesi ed è uno dei 20 indi­vidui del­la sua sot­tospecie a vivere in un par­co zoo­logi­co del mon­do: il Par­co Natu­ra Viva ospi­ta da qua­si ven­t’an­ni l’u­ni­ca cop­pia ripro­dut­ti­va vivente in ambi­ente con­trol­la­to che dal 2012, ha avu­to cinque pic­coli.

Inser­i­to nel­la Lista Rossa IUCN come “minac­cia­to” di estinzione, il Capo­vac­caio è un avvoltoio in gra­do di uti­liz­zare stru­men­ti per portare a ter­mine un’azione. “A farne le spese sono pro­prio gli altri nidi — pros­egue San­dri — per­ché questo ani­male sceglie un fram­men­to di roc­cia, lo por­ta in volo e lo las­cia cadere sulle uova, ciban­dosi poi del­l’em­bri­one in esse con­tenu­to”. Una “vari­azione sul tema” del­la sua dieta, che gen­eral­mente prevede car­casse: tutte e tre le sot­tospecie di capo­vac­caio è uno “spazz­i­no” del­la natu­ra minac­cia­to in Europa, in Asia e nel Nordafrica dal­la perdi­ta di habi­tat, elet­trocuzione, cac­cia ille­gale e avve­le­na­men­to.

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