giovedì, Maggio 2, 2024
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A Brescia il progetto sperimentale nazionale per la sicura ed efficiente operatività aeroportuale in condizioni meteo avverse o in ridottissima visibilità

NEBBIA E SICUREZZA: UN BINOMIO POSSIBILE

L’Ente Nazionale Aviazione Civile ha scelto l’aeroporto di Brescia-Montichiari come sito per la sperimentazione di impianti innovativi. Oggi il presidente Fulvio Cavalleri e la Direzione Infrastrutture di Aeroporti Sistema del Garda hanno presentato nella sede bresciana la prima concreta applicazione di questo protocollo: un sistema finalizzato alla sicurezza aeroportuale che non ha precedenti in Italia, destinato a fare da base di riferimento per l’applicazione nazionale su larga scala. Raccogliendo una sollecitazione dell’ENAC, che stimolava le aziende del settore ad investire nella ricerca, gli Aeroporti Sistema del Garda hanno proposto ad alcune di esse – nell’occasione di alcuni importanti interventi di potenziamento delle infrastrutture del D’Annunzio dell’importo di circa 8 milioni di euro – un protocollo di intesa per la realizzazione di un progetto innovativo utile ai sistemi aeroportuali.Le imprese coinvolte, Thales, Ocem e I&SI, hanno aderito all’iniziativa e si è deciso di realizzare un progetto ambizioso.Si chiama A-SMGCS – Advanced Surface Movement Guidance and Control System – il sistema di controllo e guida per il movimento di superficie avviato al D’Annunzio di Brescia: una somma di funzioni, sistemi tecnologici e procedure integrati tra loro per garantire il maggior numero di movimenti di aeromobili nella massima sicurezza entro l’area operativa aeroportuale.Grazie all’uso combinato di sensori, radar, telecamere ottiche e termiche ed all’elaborazione di dati satellitari, il sistema è in grado di gestire e pianificare il traffico aeroportuale in ogni condizione meteorologica. Anche in situazioni di ridotta visibilità per la presenza di nebbia fitta.L’A-SMGCS garantisce la sorveglianza e il monitoraggio di aerei, veicoli o altri ostacoli presenti in pista, lungo le vie di rullaggio e nei piazzali; provvede al loro instradamento ed alla gestione delle separazioni tra aereo ed aereo e tra aereo e veicolo, garantendo il raggiungimento del massimo standard di sicurezza.Il progetto sperimentale – nato sotto la sorveglianza di ENAC ed ENAV – “è unico nel suo genere a livello mondiale” ha affermato il responsabile delle tecnologie innovative dell’Enac, Paolo Mazzaracchio. Attualmente il sistema è in fase di affinamento e quanto prima sarà dato l’avvio all’iter di certificazione sia sotto il profilo dell’intero complesso che dei singoli sottosistemi che lo compongono.“Il piano – ha spiegato il Direttore Centrale dell’Area Tecnico Operativa degli Aeroporti del Garda, Antonio Zerman – è frutto dell’impegno del Sistema del Garda ad assicurare standard di sicurezza sempre più completi, con tecnologie evolute a livello nazionale e internazionale, e a promuovere collaborazioni con enti e strutture di ricerca, tra cui il Flight Safety Committee (comitato tecnico per lo studio della sicurezza aeronautica), il Ministero dei Trasporti, l’Airport Council International (l’associazione internazionale dei gestori aeroportuali), il comitato tecnico di Assaeroporti, il Politecnico di Milano, le diverse Università del bacino di utenza.” Il sistema – ha ricordato il presidente, Fulvio Cavalleri – nasce all’aeroporto di Brescia anche “come conseguenza degli importanti investimenti in infrastrutture e impianti effettuati dalla Società con lo scopo di promuovere lo scalo ai massimi livelli nazionali e internazionali. Gli investimenti, che dal 2003 al 2008 sommano a circa 30 milioni di euro, sono stati realizzati per il potenziamento della capacità dell’aeroporto, per l’operatività in bassa visibilità (terza categoria ICAO), per permettere l’avvio delle operazioni cargo, che hanno portato oggi il D’Annunzio al quarto posto nazionale, e per l’attività di polo nazionale di interscambio della Posta”.Il progetto in sperimentazione a Brescia prevede l’impiego contemporaneo di diversi sistemi tecnologici, in parte già in uso in altri aeroporti. Per la prima volta, tutti i segnali forniti da questi impianti sono fatti convergere in un sistema informativo (data fusion) in modo tale da essere visualizzati e presentati in un unico schermo, il che permette all’operatore la gestione unitaria del controllo dei movimenti a terra aumentando i margini di sicurezza. Sono sei i sottosistemi che vengono integrati per il funzionamento dell’A-SMGCS.Un radar di superficie innovativo a 33 GHz ha il compito di rilevare gli aerei presenti in pista e nel piazzale; telecamere ottiche garantiscono il sistema di puntamento; un secondo radar a 77GHz assume la funzione di “gap filler” a copertura delle aree che, per ragioni strutturali, risultano in ombra al radar di superficie principale; una telecamera termica visualizza aerei e mezzi in condizioni di bassa visibilità: lo strumento ha la possibilità di riconoscere una figura grande quanto un uomo a due chilometri di distanza, anche in caso di nebbia fitta. Se le condizioni di visibilità sono invece buone, la capacità si estende fino a otto chilometri, che diventano 20 nel caso in cui si tratti di un velivolo. L’Automatic Vehicle Monitoring ha poi il compito di localizzare i veicoli presenti nell’area aeroportuale e di raccogliere i dati utilizzando sistemi satellitari di precisione; un sistema di monitoraggio remoto controlla le luci della pista, dei raccordi e della via di rullaggio.Accanto a questo progetto sperimentale, Aeroporti Sistema del Garda, attraverso la Direzione Centrale dell’ingegner Zerman e con la collaborazione della società GPA del comandante Piero Bina, si è impegnata nell‘ideazione e realizzazione di un nuovo sistema, definito nel gergo aeronautico “follow the green”, già operativo sull’aeroporto di Brescia.Il sistema fornisce agli aeromobili in rullaggio, in modo totalmente automatico, indicazioni su come muoversi a terra, così da garantire le necessarie separazioni tra gli aerei. Per fare ciò utilizza il già operante complesso di sensori, di luci sui raccordi e sul piazzale e di telecamere che operano nel visibile e nell’infrarosso.L’impianto, che ha ottenuto l’attestato di utilizzabilità da parte di ENAC, è già attivo a Brescia-Montichiari ed è utilizzato in via sperimentale anche per i 12 voli che raggiungono quotidianamente l’aeroporto di Brescia Montichiari, divenuto centro di scambio nazionale dei voli Postali.

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