venerdì, Marzo 29, 2024
HomeManifestazioniAvvenimentiNo alle industrie insalubri
Assemblea a Villa: il Comune pronto ad allontanare le attività inquinanti. Cunettone cresce, ma l’area è a rischio alluvioni

No alle industrie insalubri

Era accorsa molta gente all'oratorio di Villa (frazione di Salò), per discutere dell'insediamento artigianale del «Noce», in località Cunettone, sulla strada statale che da Tormini porta a Desenzano. L'attesa riguardava, in particolare, l'eventuale arrivo di un'azienda di Vobarno, la Granulo Plast, che aveva acquistato il terreno, intenzionata a costruirvi un capannone. Volantini, mugugni, proteste. Atmosfera calda, quindi. Che il sindaco, , raffreddava immediatamente. «L'impresa non si insedierà qua, tanto che ha incaricato un'agenzia immobiliare di vendere l'area – ha assicurato il sindaco -. Dopo una prima valutazione favorevole, l'Asl ha riesaminato la pratica, definendo nociva per la salute della popolazione l'attività in questione. E noi siamo contenti di avere bloccato l'operazione». Barbara Botti, assessore all'Urbanistica: «L'Ufficio tecnico del comune aveva iniziato l'istruttoria della domanda presentata dalla Granulo Plast per il rilascio della concessione edilizia. Ma sia chiaro che non abbiamo rilasciato nessun permesso. L'Asl ha chiarito che la trasformazione di materie plastiche rientra fra le lavorazioni insalubri che producono emissione di vapori e gas, e non possono essere autorizzate all'interno del centro edificato». L'uscita di scena dell'azienda valsabbina sembrerebbe rendere inutile la conferenza dei servizi convocata per il 19 aprile, allo scopo di acquisire ulteriori pareri (Arpa, l'Agenzia regionale per l'ambiente, Provincia, ecc.). Nel corso dell'assemblea non sono mancati i battibecchi e i momenti di tensione. L'avvocato Pietro Garbarino, intervenuto a sostegno degli ambientalisti, contrari all'insediamento, ha ripercorso la vicenda, sottolineando come «all'inizio l'Asl avesse dato alcune prescrizioni di carattere igienico-sanitario, come la richiesta di nuove aperture per l'aerazione e l'illuminazione. Dopo la nostra lettera, che lanciava l'allarme, l'Amministrazione comunale ha cominciato a pensarci, chiedendo un supplemento di istruttoria, fino a giungere alla conclusione attuale. Tutto è bene quel che finisce bene. Non possiamo che compiacerci. Ma il problema non è stato superato del tutto. Per quanto riguarda la lottizzazione del Noce, bisogna infatti mettere mano a una serie di precisazioni affinchè una vicenda simile non si ripeta in futuro». Un cittadino ha domandato informazioni sul fatto che un'altra azienda, la Faberte srl di Bedizzole (rappresentata da Chiara Merigo e assistita dall'architetto locale Carlo Bosetti), stava alzando il suo capannone oltre i 6 metri stabiliti dal piano. «Tempo addietro – ha spiegato Botti – avevamo sospeso i lavori. L'impresa ha fatto ricorso al Tar, sostenendo che il carro ponte va considerato volume tecnico, e di conseguenza è possibile salire fino a sette metri e mezzo. Così ha ottenuto la sospensiva, bloccando il nostro provvedimento. Non ci siamo presentati all'udienza, ma non mancheremo il giorno della discussione per la sentenza definitiva». Renato Cobelli, consigliere di minoranza, ha aggiunto che i 6 metri di altezza erano una misura di tutela ambientale, e non tecnica. Vincenzo Zambelli, altro esponente di opposizione, ha sostenuto che bisogna allargare il perimetro del centro abitato, in modo da allontanare sempre di più il rischio della nascita di attività insalubri. E che occorre un piano di zonizzazione acustica, per definire i valori massimi di rumori tollerati nelle varie località. L'assessore Botti ha risposto che gli amministratori comunali stanno pensando alla stesura di entrambi. Zambelli ha poi sollevato la grave questione dello smaltimento delle acque piovane. La continua edificazione tra Villa e Cunettone ha reso impermeabili i terreni, con riflessi negativi sulla vicina località di Raffa, che appartiene a Puegnago. Un altro cittadino ha acceso la miccia per la lottizzazione residenziale di Burago, già approvata, affermando che molti residenti non sapevano nulla del «biscione di cemento» che sorgerà.

Articoli Correlati

LASCIA UN COMMENTO

Per favore inserisci il tuo commento!
Per favore inserisci il tuo nome qui

Dello stesso argomento

- Advertisment -

Ultime notizie

Ultimi Video