Conto alla rovescia per la decisione sulle sorti dell’ospedale di Caprino. Entro il 24 del mese, infatti, l’assessore Fabio Gava scioglierà le riserve e dirà se accetta la sentenza del Tar – rimettendo così mano alle schede di programmazione sanitaria – oppure se ricorrere a sua volta al Consiglio di Stato. Come tiene a precisare Roberto Buttura, la legge regionale 39 di riorganizzazione ospedaliera venne approvata nel 1993, quando proprio Buttura ricopriva la carica di assessore regionale alla Sanità. «Durante quel periodo, fino a maggio 1994», ricorda Buttura, «sono riuscito a far approvare dalla Giunta regionale oltre alla legge anche la prima delibera attuativa, frutto di un percorso democratico, con la quale l’ospedale di Caprino veniva riorganizzato in ospedale medico riabilitativo, né più né meno di quanto oggi chiede la locale amministrazione comunale». La scelta di chiudere l’ospedale e di trasformarlo in centro polifunzionale, dunque, risale all’amministrazione successiva, così come a quel periodo vanno imputati i primi ricorsi al Tar.
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Mentre si aspetta la decisione regionale l’ex assessore alla sanità Buttura ricorda la legge del 1993. «Doveva diventare a indirizzo medico riabilitativo, come si chiede adesso»
«Non ho mai voluto chiudere l’ospedale»
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