giovedì, Maggio 2, 2024
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Si tratta di olio di ottima qualità, che si avvia verso la qualifica Dop (Denominazione di origine controllata) che già da ora può essere applicata sulle bottiglie di quelle aziende che hanno chiesto ed ottenuto la certificazione.

Ottimo l’olio extravergine prodotto in Valtenesi

Hanno terminato il loro mulinare, i frantoi delle olive prodotte sulla sponda bresciana del Garda ed ora l’olio, che è risultato tutto extravergìne, viene avviato al consumo.Come ci ha fatto osservare Gianfranco Comincioli (già presidente dell’Aipol, nonché produttore a Puegnago dove riveste la carica di primo cittadino), si è trattato di una buona annata, ma che non si può definire delle migliori, per quanto concerne la resa.”La colpa è della mosca olearia che è apparsa a macchia di leopardo nelle zone a lago, nonché della grandine che ha raffreddato di colpo la temperatura verso la fine di settembre. Comunque, si tratta di un olio classificato tutto extravergine, in quanto presenta una acidità che non supera un grado, cioè il limite per rimanere nella classifica extravergine appunto. In alcune zone si è ottenuto un olio con 0,50 di acidità massima, con medie in altre che vanno dallo 0,20 allo 0,4″. Va detto che nella zona della Valtenesi, in particolare, sono state messe a dimora negli ultimi tempi numerose piante che iniziano a produrre, sicché la quantità è sempre elevata, anche nelle stagioni meno propizie.Le piante di ulivo hanno raggiunto le 350 mila nella nostra provincia, delle quali 300 mila nella zona delGarda bresciano, dove vengono prodotti annualmente oltre 5 mila quintali di olio, mentre circa mille quintali vengono prodotti sul lago d’Iseo. Secondo i dati forniti dall’Aipol presieduta da Giovanni Mazzoldi, dagli uliveti situati sulla sponda bresciana del lago di Garda, deriva 1’80% della produzione di olio di tutta la Lombardia. Quindi si tratta anche di una entità economica rilevante ed importante. A Puegnago una ventina di aziende agricole si sono volontariamente associate sin dal 1984 e portano le olive da Nicola Morani a Polpenazze, dove esiste un frantoio tradizionale con molazze in granito a lavorazione a freddo. Soltanto questi produttori hanno portato al frantoio circa mille quintali di olive. A San Felice del Benaco invece, la Cooperativa “La Verità” annovera 220 soci produttori, che hanno portato nel modernissimo grande locale della cooperativa ben 3 mila e 700 quintali di olive. Il presidente della Cooperativa (lo è anche dell’Aipol e del Consorzio olivicolo del Garda bresciano), Giovanni Mazzoldi, afferma che la quantità di olive sulle piante è stata superiore alla media, ma che la resa è stata inferiore allo scorso anno, di tre chilogrammi per quintale: in pratica, con un quintale di olive nella precedente annata produttiva, si ottenevano 16 chilogrammi di olio, mentre in quella attuale se ne sono ottenuti 13. “Comunque, si tratta di olio di ottima qualità, che si avvia verso la qualifica Dop (Denominazione di origine controllata) che già da ora può essereapplicata sulle bottiglie di quelle aziende che hanno chiesto ed ottenuto la certificazione (Garda Bresciano Dop per noi. Laghi Lombardi invece per Iseo e Como)”.

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