Parco fluviale alla foce di Albola e Varone

A punta Lido è aperto il cantiere, seguito dal servizio Ripristino ambientale della provincia, per la realizzazione del parco fluviale previsto nella parte terminale dell’area ex Cattoi. Prima di tutto sono da demolire gli argini che stringevano i torrenti Albola e Varone, per permettere la rinaturalizzazione (termine orribile, ma tant’è) della foce. Verso ovest, dalla parte dell’Albola, spariranno una cinquantina di metri di muratura; dall’altra parte, verso la Miralago, il doppio. Il ponte che scavalca, a dosso d’asino, la foce appena qualche metro prima del lago, è pure destinato ad essere abbattuto. L’attraversamento avverrà più a monte, entrando più o meno fra la gelateria punta Lido ed il pontile di attracco dei battelli Navigarda. Siccome i torrenti sono distanti una cinquantina di metri, i ponti saranno due. Ovvio che prima di intervenire sarà necessario ridisegnare i vialetti pedonali di collegamento con la passeggiata lungolago. La punta rimarrà riservata al noleggio dei pedalò ed ai pescatori di anguille e dei residui cavazzini. Non ci sono precisazioni sui tempi: la stagione turistica va rispettata; il cantiere osserverà una decina di giorni di fermo in occasione del Bike festival, verso fine aprile: per quest’anno la manifestazione rimane nel piazzalone già utilizzato negli anni scorsi, ma dall’edizione 2003 occorrerà pensare ad una diversa collocazione. Lungo i tomi dei torrenti sono previsti due percorsi pedonali di penetrazione nord-sud: quello sulla sponda est dell’Albola è già acquisito al patrimonio pubblico e sarà percorribile appena sbaraccato il cantiere.